Sirti: una nuova ristrutturazione? Fim Fiom Uilm tacciono su tutto, licenziamenti compresi

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La direzione aziendale Sirti corre spedita verso un modello di relazioni autoritario e ad alto tasso di sfruttamento. L'accordo dello scorso ottobre 2017, avendo concesso quasi tutto all'azienda, testimonia la resa sindacale di Fim Fiom uilm a quel modello. Non a caso il laconico comunicato delle segreterie nazionali firmatarie lamenta la "non comprensione", da parte del management Sirti, della necessità di buone relazioni".

In sostanza Sirti non concede neanche l'onore delle armi a Fim Fiom uilm.. La domanda è: perché mai dovrebbe ? Ha ottenuto quello che voleva sulla riscrittura della contrattazione e sul peggioramento delle condizioni di lavoro. Ha persino licenziato, trasferito e discriminato senza un sussulto di dignità da parte di Fim Fiom uilm.

In questo senso il comunicato delle segreterie nazionali che hanno partecipato al coordinamento dello scorso 25 giugno è un capolavoro di complicità con l'azienda. Non si cita il licenziamento di Rolando Barsotti ed appunto non si chiede nemmeno più la sua reintegra.

Un fatto vergognoso che testimonia bene per quali ragioni la direzione aziendale  Sirti consideri Fim Fiom uilm poco o nulla.. Lo sciopero di 4 ore in uscita è la foglia di fico di un sindacato senza più obbiettivi, coerenza e coraggio.

Uno sciopero inutile e dannoso che serve esclusivamente a tentare di salvare la cattiva coscienza delle segreterie nazionali Fim Fiom uilm, scaricando sui lavoratori Sirti la responsabilità del suo fallimento. Fim Fiom uilm tacciono sui contenuti dell'incontro in ristretta con l'Ad. Fingono di non aver avuto notizia di una nuova pesante ristrutturazione a suon di licenziamenti.


Per queste ragioni promuoviamo un'assemblea pubblica dei lavoratori Sirti allora scopo di costruire una piattaforma rivendicativa.


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