Airitaly: il governo affronti tutti i temi in discontinuità con il passato

Nazionale -

Non è dato sapere quale sia l'ordine del giorno della convocazione fatta per venerdì prossimo dei vertici di Airitaly (ex MeridianaFly) da parte del ministro Toninelli, così come anticipato via social dal deputato M5S Marino ma ci aspettiamo che il governo affronti la questione senza dimenticare le ferite tuttora aperte dalla pesante ristrutturazione di due anni fa.

Se da una parte ci sono le rivendicazioni dei 51 dipendenti di terra di Olbia con l'ordine di trasferimento a Milano Malpensa, dall'altra è davvero intollerabile che alcuni sindacati e istituzioni locali possano permettersi il lusso di dimenticare, anzi addirittura lo rivendichino come la Filt Cgil della Gallura, il dramma di centinaia di dipendenti licenziati coattivamente dopo l'accordo del 2016 che hanno la stessa anzianità, gli stessi carichi familiari e la stessa appartenenza territoriale di coloro che oggi sono oggetto dei trasferimenti e che stanno iniziando a vincere le cause intentate da USB per manifesta illegittimità.

Persone a cui oggi è finita (o quasi) la mobilità e lo stesso diritto di prelazione che scadrà il prossimo giugno, mentre altre centinaia di naviganti e tecnici sono già stati trasferiti dall'isola a Milano nel silenzio di istituzioni e dei medesimi sindacati che oggi si stracciano le vesti.
Così per tante categorie in Airitaly esiste il problema di diritti sanciti dalla legge calpestati con l'applicazione del contratto aziendale del 2016, sottoscritto sempre da quegli stessi sindacati, in una situazione operativa quotidiana che fa acqua da tutte le parti.

Un oblìo indecente che colpisce temi scomodi, complessi e di difficile soluzione, tanto più fastidiosi se ricordiamo come due anni fa qualcuno aveva venduto i licenziamenti altrui come la fine di tutti i mali, salvo dimenticarsi che non c'era neanche uno straccio di piano industriale allegato all'accordo. E i risultati di questa politica folle alla fine si toccano con mano.

USB difende da sempre il diritto di TUTTI al lavoro e a un contratto decente e lo farà fino in fondo.

I problemi legati al futuro occupazionale e territoriale di Airitaly si devono affrontare in profonda rottura con lo schema assurdo fatto di mancata solidarietà e unità tra categorie che ha fatto così tanti danni nel passato.

Ci aspettiamo che un governo che si candida a dare un segno di discontinuità rispetto ai predecessori, di cui c'è un profondo bisogno nel Trasporto Aereo, si rifiuti di recitare il copione sbagliato di due anni fa e apra un confronto serio che tenga conto di tutte le emergenze che una ristrutturazione sbagliata ha lasciato in eredità, seguendo invece lo spirito dell'ultimo accordo con l'Ilva.

Su questi temi USB convoca un'assemblea aperta a tutti a Olbia il prossimo 28 settembre alle ore 10.00, comunicheremo a breve la sede.



Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato

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