13 maggio 2011, Sciopero Nazionale degli ex-Lsu Ata e iniziative a Roma

Nazionale -

La Usb Lavoro Privato ha indetto per domani da inizio a fine turno di ciascun turno lo sciopero degli addetti ex-lsu alle pulizie nelle scuole.



Sulla crisi occupazionale che sta per investire gli ex-lsu inpegnati negli appalti in scadenza delle pulizie nelle scuole, il Ministero del Lavoro ha avviato da ieri un tavolo per l’”esame della situazione occupazionale “ alla luce dei più volte annunciati tagli ai servizi di pulizia nelle scuole, tagli che rischiano di mettere a rischio il posto di lavoro e il salario dei complessivi 26 mila addetti. Tra questi in particolare sono fortemente a rischio i 13.000 ex-lsu. A giudizio della USB gli esiti del tavolo di ieri al ministero del lavoro sono stati insoddisfacenti se non deludenti poiché in sintesi dal tavolo è emerso un impegno a prorogare gli appalti in essere ma con una conferma dei forti tagli alle risorse disponibili per il 2011, mentre generici sono stati gli impegni a reperire ulteriori risorse o individuare forme di ammortizzatori sociali in deroga per far fronte alla perdita di lavoro che si prospetta già a partire da luglio.



La USB ha, quindi,  confermato lo sciopero di domani stigmatizzando l’assurda situazione per cui i Ministeri coinvolti continuano a perseguire nella strada delle esternalizzazioni individuate come l’unica soluzione gestionale del servizio a fronte del taglio dei finanziamenti comunque confermato, soluzione che rischia di incidere fortemente sui lavoratori in termini di perdita di salario se non addirittura di posti di lavoro, visti i maggiori costi legati agli utili d’impresa.



Con lo sciopero di domani e le iniziative che si terranno in contemporanea vogliamo stigmatizzare la inaccettabile ostinazione del MIUR nel precludere altre soluzioni, a nostro avviso invece di maggior garanzia in termini occupazionali e di qualità del servizio, continuando a occultare che sarebbe anche con le minori risorse stanziate possibile non toccare i lavoratori, ove la politica decidesse di reinternalizzare assumendo gli ex-lsu direttamente negli organici accantonati ata.

Si preferisce così difendere gli interessi delle lobbies affaristico sindacali anzicchè il servizio e il lavoro. Infatti con le ipotesi avanzate nel tavolo di ieri la questione del taglio ai servizi e ai salari e posti dei lavoratori non sarebbe risolta ma solo parzialmente tamponata e, comunque, con un caro prezzo da pagare solo a discapito dei lavoratori e della collettività che vedrebbero tagliati gli orari di lavoro e la qualità del servizio. In tal senso con la giornata di domani vogliamo spingere affinchè le parti riconvocate per il giorno 18 p.v. al Ministero del lavoro prendano nella debita considerazione anche le soluzioni da noi auspicate per la reinternalizzazione, la certezza del reddito e del lavoro e prepensionamenti.