Trentino Trasporti: ennesimo accordo a perdere

Trento -

Sulla bigliettazione a bordo siamo in presenza di un accordo, purtroppo come tanti altri, siglati fra Trentino Trasporti e i sindacati che non sono stati ne discussi ne votati nelle assemblee dei lavoratori e questo la dice lunga sul tasso di democrazia di queste organizzazioni sindacali.

 

Un accordo che non risolve il problema sicurezza e non riconosce le mansioni svolte dal personale viaggiante.

In data 11 agosto 2017 fra Trentino Trasporti e i sindacati Cgil Cisl Uil Faisa e Orsa nel quale si affrontano le questioni della bigliettazione a bordo e la sicurezza del personale viaggiante di Trentino trasporti del servizio urbano.

Come USB Lavoro Privato riteniamo il Trasporto pubblico locale un bene comune e quindi sperimentare l’uso gratuito del mezzo pubblico in città città ma questo sembra essere impossibile perché le risorse devono essere usate in attività speculative anziché nel miglioramento dei servizi sociali.

Sulla bigliettazione a bordo siamo in presenza di un accordo, purtroppo come tanti altri, siglati fra Trentino Trasporti e i sindacati che non sono stati ne discussi ne votati nelle assemblee dei lavoratori e questo la dice lunga sul tasso di democrazia di queste organizzazioni sindacali.

Non solo mancanza di democrazia ma anche atteggiamenti finalizzati ad escludere la nostra organizzazione dal tavolo della discussione con Trentino Trasporti e questo lascia aperte molte domande sul reale ruolo di queste organizzazioni e sui loro obbiettivi sindacali. Domande che come USB non intendiamo lasciare senza risposte in quanto la questione della rappresentanza non può essere regolata da accordi compiacenti fra azienda e Sindacati.

Perchè questo accordo non ci convince?

Una prima questione riguarda il dato, che non può essere ridotto a pura causalità, che l’aumento delle aggressioni agli autisti è coinciso con l’introduzione della bigliettazione a bordo ed in particolare con l’obbligo di fermare il mezzo a fronte di utenti non paganti.

Infatti per noi di USB la sicurezza non riguarda solo la questione della bigliettazione ma anche lo stato dei mezzi, (sospensioni logorate, sedili non adeguati, apparecchio MIT con vetro graffiato e poco visibile, ecc.) temperatura elevata e alta rumorosità sui mezzi, percorsi di viaggio, fermate e segnaletica non a norma, l’assenza di corsie preferenziali, mancanza di servizi, turni pesanti, ecc..

Parlare di “blindatura del posto guida”, di videocamere, ecc ci sembra risponda più ad esigenze di propaganda che a interventi di prevenzione. Infatti anche se il posto è “protetto”, visto che il lavoratore deve comunque fare il biglietto rimane esposto a possibili violenze fisiche e verbali.

Ciò detto si legge che i firmatari dell’accordo si vantano che si è ridotta l’evasione (peraltro tutta da dimostrare) ma a nostro avviso se questo determina, come pare, una maggiore insicurezza degli autisti a noi non sembra una grande conquista. Hanno monetizzato, con qualche spicciolo, la sicurezza del lavoratore in spregio alle norme del Testo Unico sulla sicurezza.

Va ricordato che con l’entrata in vigore della bigliettazione a bordo, il lavoratore non solo viene a trovarsi in una situazione di maggior insicurezza, ma gli sono state assegnate mansioni e ruoli aggiuntivi, sia diretti che indiretti (controllo e verifica), che non rientrano nel mansionario dell’autista, non sono retribuiti e che dovrebbero essere svolti da personale apposito (vedi controllori) con la dovuta assistenza.

Invece, con questo accordo si conferma che per il lavoratore permane un grave rischio per la sua incolumità personale in quanto il tema sicurezza non viene garantito né al personale viaggiante né all’utenza.

Per noi l’accordo sindacale sulla bigliettazione e nuove mansioni va rivisto in un’ottica di una maggiore sicurezza del personale viaggiante e per questo stiamo raccogliendo le firme per cambiarlo a favore dei lavoratori.

Infine sulla soluzione dei servizi igienici si rinvia al volantino allegato.