Magic Pack, USB dopo l'aggressione a Riadh Zaghdane ottiene stabilizzazione precari, riassunzione licenziati e blocco cambio appalto

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La violenza padronale non ha fermato la determinazione della USB e dei lavoratori della cooperativa Zeus che gestisce i servizi di logistica per il gruppo Magic Pack, Esperia e Magic di Gadesco (Cremona).


Martedì in concomitanza dell'incontro sul cambio appalto dei servizi della logistica la USB aveva indetto uno sciopero per il mancato rispetto degli accordi aziendali su aumenti di livello e assunzione stabile dei lavoratori a tempo determinato.

L'azienda aveva deciso, al contrario, di non rinnovare i contratti scaduti e di cedere tutti i lavoratori a cooperative sociali di tipo B con il conseguente ulteriore peggioramento di tutte le condizioni contrattuali.

La semplice esposizione delle bandiere sindacali e di uno striscione con la scritta “Spezzare le catene dello sfruttamento e della schiavitù - Schiavi mai”, ha fatto alzare la pressione dei titolari e dei capetti dell’azienda che hanno aggredito i sindacalisti.

Lo stesso dirigente sindacale Riadh Zaghdane è stato colpito con in pugno al volto causando la rottura degli occhiali, ferite al volto e ricorso alle cure mediche.

Ancora una volta siamo di fronte alla dimostrazione concreta di come le politiche di precarizzazione dei diritti dei lavoratori, attuate dai Governi e imposte dall'Unione Europea, hanno creato in clima di oppressione, violenza e schiavitù inaccettabile.

Nonostante l'aggressione i lavoratori hanno proseguito lo sciopero e il presidio con accresciuta determinazione.

Al ritorno di Riadh Zaghdane dal pronto soccorso è iniziata la trattativa con le aziende coinvolte alla presenza delle società committenti e appaltanti (le aziende del gruppo Magic, Consorzio Vela, Zeus e le cooperative sociali).

La USB si è dichiarata indisponibile alla creazione di un simile spezzatino è stato raggiunto l’accordo di trasformare i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato per tutti i lavoratori, riassumere i lavoratori già licenziati e di azzerare e  rinviare a fine anno ogni eventuale cambio appalto.

La USB dimostra ancora una volta che è possibile rispondere l'aggressività padronale, che la lotta e la determinazione dei lavoratori organizzati può spezzare le catene della schiavitù nella logistica.

Con ancora più convinzione e partecipazione stiamo costruendo con simili lotte lo sciopero generale del 10 novembre e la manifestazione di sabato 11 novembre con le politiche devastanti del Governo e dell'Unione Europea.

USB Logistica

 

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