Riforma di AGEA, i lavoratori agecontrol chiedono correttezza e trasparenza

Roma -

Sono circa tre anni che le lavoratrici ed i lavoratori dell’Agecontrol sono fortemente preoccupati del loro futuro occupazionale in seguito alla riforma di Agea e conseguentemente di Agecontrol sancita dal D.Lgs. n. 74/2018.

Con il D.M. n. 7709, dell’8 luglio 2018, il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha istituito un Comitato “per l’analisi del sistema delle erogazioni in agricoltura e del coordinamento degli organismi pagatori di competenza dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), con l’obiettivo di esaminare il sistema complessivo dei pagamenti nel settore agricolo ed evidenziare le eventuali disfunzioni ed anomalie dello stesso, nonché formulare ipotesi, anche alternative, per il suo efficientamento complessivo”.

 

In conseguenza di ciò, si sono succeduti una serie di comunicati da parte delle RSU di Agea e delle relative segreterie confederali, dove è emersa, a nostro avviso, una incomprensibile ostilità al passaggio dei lavoratori Agecontrol all'interno dell'organizzazione aziendale di Agea. Tale risentimento emerge anche dalla relazione presentata dal Comitato che raccoglie le audizioni dei vertici di Agea e di Sin.

Agecontrol, nella persona del Responsabile Area Controlli, nel più totale silenzio ha partecipato all’audizione del Comitato per rispondere ai quesiti relativi alle problematiche organizzative e gestionali della riorganizzazione del sistema dei pagamenti a seguito della legge di riforma di AGEA e del bando CONSIP presente all’interno della relazione che Agea ha consegnato al ministro Centinaio e dove, all’interno della stessa, la dott.ssa Lo Conte dirigente dell’area amministrativa di Agea, ha evidenziato l’inutilità dei servizi che da anni svolgono i lavoratori e le lavoratrici di Agecontrol etichettati come servizi di nicchia, non utili e poco efficaci.

 

Dovremmo ricordare alla dott.ssa Lo Conte che: “Il rafforzamento, da un punto di vista amministrativo, di AGEA tramite il personale del AGECONTROL è previsto dalla legge e che i dipendenti di AGECONTROL svolgono, in larga parte, attività diverse da quelle svolte dai dipendenti di AGEA. Il personale di AGECONTROL include, infatti:

- nelle sedi periferiche, centrotrenta agronomi che fanno i controlli sul territorio (inclusi quelli di secondo livello sul PSR, sui CAA, sull’ortofrutta e continueranno a farlo;

- nella sede centrale, ottanta unità di personale amministrativo, possono essere utilizzate per rafforzare la struttura amministrativa di AGEA“.

 

USB continua a ribadire l’importanza di un corretto confronto tra tutti i soggetti interessati: il ministro Centinaio, Agea e Agecontrol affinché riconoscano l’utilità del servizio che i lavoratori di Agecontrol svolgono.

 

Il governo cosiddetto del cambiamento non può permettere che un’operazione così importante possa continuare ad essere portata avanti di nascosto contravvenendo alle più semplici regole di rispetto per le garanzie occupazionali con il risultato evidente che le commissioni costituite sono solo un’operazione di facciata.

 

USB continua ad essere accanto a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici che in questo percorso stanno dimostrando con il loro contributo, anche entrando anche nel merito del decreto, che è possibile salvaguardare le tutele occupazionali di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici nessuno escluso.

 

USB – Lavoro Privato

Federazione di Roma