Adesso basta! A parità di lavoro, parità di salario

Roma -

Da troppi anni nei ministeri perdura una disparità di trattamento economico. Differenza derivante non dalla particolarità del lavoro ma dal fatto che in busta paga la voce “indennità di amministrazione” è differente. Da anni nei contratti si prelevavano una parte dei soldi previsti per il rinnovo, per omogenizzare questa voce. Date le scarne risorse di volta in volta stabilite, si è sempre destinata una somma ridicola a tale scopo. Con il blocco dei contratti e con l’ultimo rinnovo che ha portato una miseria nelle nostre tasche, non c’è stata alcuna omogenizzazione prevista per aumentare le cosidette indennità povere rimaste ferme da più di 12 anni.

La maggior parte dello schieramento sindacale non ha mai preteso sul tavolo dell’Aran e di Funzione Pubblica che si mettesse fine a questa vera e propria ingiustizia salariale. Al contrario si sono impegnate a reperire i fondi per finanziare la “meritocrazia”.

Come USB abbiamo da sempre richiesto in ogni sede negoziale di mettere fine a questa ingiustizia, ancora di più aggravata con le varie riforme che hanno accorpato diversi ministeri in uno. Basti guardare ad esempio al MIUR, MIT e MEF. Proprio al MEF la USB è riuscita a portare avanti una lotta che ha conseguito, da gennaio 2019, di ottenere finalmente l’equiparazione dell’indennità di amministrazione a quella del ministero delle Giustizia. Una lotta portata avanti da USB e i lavoratori e lavoratrici senza alcun coinvolgimento delle sigle confederali che si sono ben guardate dal supportarla.

Leggi NotiziaÈ di questi giorni il tentativo da parte del governo di introdurre un emendamento che preveda un finanziamento di 100 milioni per la perequazione nei ministeri. Emendamento che al momento risulta ritirato. Così come, sempre in questi giorni, il ministro del MiBACT Franceschini avrebbe trovato i soldi da destinare a tale scopo con uno stanziamento ad hoc di 22,5 milioni di euro nella legge di stabilità 2020.

Come dire: il MEF ha evidentemente fatto emergere il problema con forza. Così come ci ha insegnato che solo con la lotta si può ottenere qualche miglioramento.

La USB, in questi giorni, sta inviando ai vari ministri la richiesta di un incontro specifico per ottenere la possibilità che con la legge di stabilità vengano stanziati i fondi sufficienti da destinare alla omogenizzazione dei trattamenti economici.

Invitiamo tutti i colleghi e colleghi a mobilitarsi dando dimostrazione di volersi riappropiare dello strumento sindacale e della dignità.

Non ci facciamo incantare da chi parla di compatibilità economica, di crisi, di sacrifici da fare.

In questi ultimi anni, per effetto della spending review, lo Stato ha risparmiato miliardi. Soldi risparmiati anche grazie al contributo di tutti i lavoratori e lavoratrici. È ora che una parte di queste risorse tornino nelle nostre tasche.

USB PI Ministeri