Caporalato negli appalti Fincantieri, USB: modificare il sistema e internalizzare le lavorazioni della cantieristica
L’ennesima conferma delle denunce sull’uso del caporalato nel sistema degli appalti in Fincantieri, sancito in questi giorni nell’inchiesta della Procura di Gorizia nei confronti della ditta Pad Carpenterie (tre gli arrestati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, estorsione e somministrazione fraudolenta di manodopera), con addentellati a Marghera e Ancona, non è un episodio isolato. È invece la riprova che tale sistema va assolutamente modificato, non solo riportandolo a un livello di trasparenza e di controllo, ma anche rivedendolo profondamente nel suo insieme, internalizzando lavorazioni che oggi sono date in appalto alla filiera industriale della cantieristica pubblica.
Solo una ricomposizione delle lavorazioni nell’ambito della unificazione contrattualistica e dei diritti della manodopera, può risolvere definitivamente il malcostume di un comparto deregolamentato che da decenni produce grandi e piccole ingiustizie e discriminazioni quotidiane, reggendosi sullo sfruttamento e la compressione delle retribuzioni e dei diritti della grande parte dei lavoratori che ne determinano la sua capacità produttiva.
Appellarsi alla necessità di un rafforzamento dei controlli o indignarsi per questo ennesimo sopruso, non può bastare, occorre una rinnovata vertenza sociale e sindacale che unifichi sotto una stessa gestione contrattuale e normativa lavoratori diretti e indiretti, autoctoni e stranieri.
p. USB Lavoro Privato - Federazione di Gorizia
Alessandro Perrone