Cassa integrazione per Covid per tutti i dipendenti ArcelorMittal, USB: sul futuro la multinazionale non risponde perché “infastidita” dalle notizie date alla stampa
Il passaggio dalla cassa integrazione ordinaria alla cassa per Covid in ArcelorMittal è stato comunicato ufficialmente ai sindacati nella tarda mattinata di martedì 18 agosto nell’incontro iniziato a mezzogiorno con il direttore delle Risorse Umane dello stabilimento tarantino.
L’ingegnere Arturo Ferrucci ha riferito che il ricorso agli ammortizzatori sociali disposti per il Covid rappresenta la naturale conseguenza delle ultime disposizioni del governo, mirate a contenere il rischio di una nuova emergenza sanitaria. Cassa integrazione per tutti i dipendenti a partire dal 3 agosto per 6 settimane, dunque fino al 13 settembre.
Non possiamo non rilevare purtroppo la costanza del gruppo franco-indiano nel gestire le relazioni con i rappresentanti dei lavoratori in maniera arrogante e distaccata, senza alcuna considerazione per il dialogo ed il confronto. Questo è emerso in maniera chiara anche nell’ incontro di ieri quando l’USB ha chiesto notizie su quello che accadrà a settembre, quali impianti torneranno in marcia e quali continueranno ad essere fermi.
Il responsabile delle Risorse Umane del gruppo ha rappresentato il “fastidio” dell’azienda per i comunicati indirizzati alla stampa attraverso i quali i sindacati rendono note le vicende interne alla fabbrica, nonché per le diverse segnalazioni e denunce fatte agli organi competenti. Per questo ritiene opportuno ridurre al massimo le comunicazioni. Ovvio che quanto diffondiamo non è altro che quello che riscontriamo. Saremmo ben lieti di avere spunti positivi. Così come non possiamo non sottolineare l’immobilismo responsabile del Governo che non batte ciglio di fronte agli atteggiamenti della multinazionale. Ricapitolando: ArcelorMittal continua a sfruttare risorse pubbliche attraverso la cassa integrazione per fare i propri comodi, a rifiutare l’integrazione salariale nonostante le numerose sollecitazioni, e a non dare risposta alcuna sul futuro prossimo.
USB continua a ribadire l’insostenibilità della situazione attuale ed a evidenziare la necessità di un intervento urgente da parte del governo. Passaggio obbligato, lo ripeteremo all’infinito, l’allontanamento di ArcelorMittal seguito dalla riconversione industriale con un accordo di programma.
USB Taranto