CCNL 2013 Telecomunicazioni: LA MONTAGNA HA PARTORITO IL SOLITO TOPOLINO O UN NUOVO MOSTRO?

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In allegato il volantino

DOPO OLTRE UN ANNO DI SCIOPERI, MANIFESTAZIONI, RINVII ED INCONTRI IL PRIMO FEBBRAIO 2013 CGIL, CISL E UIL HANNO “RINNOVATO” IL CONTRATTO DI SETTORE.

 

ECCO ALCUNI DATI

SALARIO - la richiesta sindacale era talmente modesta (€ 140) che in pratica è stata accolta quasi totalmente nonostante che nel 2012 siano state introdotte nuove tasse, ci sia stato l’aumento dell’IVA e l’inflazione sia cresciuta sensibilmente. Rimane incomprensibile la decorrenza degli aumenti stessi e dell’una tantum: altri 4 mesi di regalo alle aziende? Ultima tranche alla fine della decorrenza contrattuale.

COSIDDETTE “CLAUSOLE SOCIALI” - in realtà non c’è nessun ampliamento delle garanzie, si inserisce un incontro con i Sindacati-firmatari, senza alcun valore di veto.

PERMESSI ED EX FESTIVITÀ - passa il grave precedente che affida la gestione di una quota dei permessi individuali all’azienda.

PART-TIME - nei Call Center viene data la possibilità all’Azienda di ampliare l’orario di lavoro dei parttime, retribuendolo come lavoro ordinario e NON con la maggiorazione dello straordinario (un bel risparmio per le aziende!).

FLESSIBILITÀ - viene ampliata la possibilità di modificare la prestazione oraria con maggiore flessibilità a seconda delle esigenze aziendali.

CONTROLLO A DISTANZA - viene curiosamente ripetuta sul CCNL la possibilità dell’Azienda di controllo a distanza o controlli individuali. Non è chiara il motivo per cui si voglia riprendere una normativa già prevista (L. 300/70 art. 4).

OCCUPAZIONE – non vi sono di fatto esplicite garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro.

ACCORDO DEL 28 GIUGNO 2011 - viene più volte rimarcata l’adesione all’accordo del 28 Giugno 2011 tra CGIL, CISL, UIL, UGL e Confindustria che, di fatto, svilisce ancora di più il ruolo dei lavoratori, delle RSU e dei sindacati non concertativi, in pratica deroghe al CCNL sulla “gestione della prestazione lavorativa e delle relative indennità; organizzazione del lavoro (assetto inquadramentale in coerenza con i nuovi modelli produttivi); articolazione degli orari di lavoro, fermo restando il limite dell’orario di lavoro previsto dal CCNL”.

Che altro dire? Un contratto del quale non si può dire bene, un contratto che ha fatto nuovamente risparmiare alle Aziende una barca di soldi, un contratto che lascia aperte parecchie falle in particolare per quanto riguarda i Call Center.

 

SNATER E LE PROPRIE RSU SI IMPEGNERANNO AFFINCHÉ NEL PROSSIMO CONTRATTO AZIENDALE DI TELECOM E DELLE ALTRE AZIENDE, ALCUNE STORTURE POSSANO ESSERE CORRETTE, ED INOLTRE SI OPERI UN RECUPERO SALARIALE DEGNO DI QUESTO NOME INTERVENENDO ANCHE ATTRAVERSO IL PDR ( QUALCUNO SE NE ERA FORSE DIMENTICATO?)

SNATER