CIGO ALLA FCA MELFI, LA NOSTRA POSIZIONE

Melfi -

Il ricorso alla cassa integrazione per la linea Punto della Fca di Melfi colpisce circa 1100 lavoratrici e lavoratori su un totale dipendenti di circa 7000.

Come Usb riteniamo che la riduzione delle produzioni sulla linea Punto, che peraltro non è episodica in quanto quella è una produzione destinata in un futuro non troppo lontano a cessare, non possa essere scaricata sui lavoratori e sulle lavoratrici della linea stessa.

STOP AI 20 TURNI

In primo luogo occorre revocare i 20 turni. Non solo sarebbe profondamente ingiusto ma sarebbe anche difficilmente sostenibile avere una fabbrica nettamente divisa in due con la maggioranza dei dipendenti a lavorare quasi a ciclo continuo e gli altri in cassa integrazione a zero ore.

E' legittimo usare soldi pubblici mentre si mantengono i 20 turni?

Crediamo di NO e stiamo valutando pertanto la possibilità di denunciare l'illegittimità della cassa integrazione in un'azienda che mantiene una turnistica come a Melfi.

LA ROTAZIONE. UN PRINCIPIO SOLIDALE

La contrazione delle produzioni, per queste ragioni, deve riguardare l'insieme dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento. Con la rotazione si potrebbe ridurre enormemente il peso della cassa che ricade sul singolo lavoratore e stabilire così un principio solidale tra tutti i lavoratori.

NESSUNO PERDA UN CENTESIMO

Inoltre non è accettabile che si possa passare da un regime di superlavoro al riposo forzato a spese del lavoratore. Rivendichiamo che l'azienda integri la retribuzione che i lavoratori perderanno per ogni giorno di cassa.

Proposte concrete che in molte imprese trovano normale applicazione. Nei giorni scorsi abbiamo inviato formale richiesta alla direzione Fca di Melfi per l'esame congiunto della procedura di cassa integrazione. Sarà l'occasione per esporre la nostra posizione.

Proponiamo a tutte le organizzazioni sindacali la convocazione di assemblee retribuite per affrontare la situazione. I lavoratori e le lavoratrici hanno il diritto di essere informati e soprattutto di decidere loro sul come affrontare la cassa integrazione.

LA REGIONE BASILICATA DEVE INTERVENIRE

Siamo preoccupati della situazione che si sta creando intorno allo stabilimento di Melfi e riteniamo doveroso un intervento della Regione rispetto alle prospettive occupazionali e produttive. Invieremo perciò una richiesta di incontro al presidente della Regione.

Coordinamento provinciale basilicata@usb.it