Comunicato ai Lavoratori Atitech

Napoli -

Lo chiamano referendum farsa……ed invitano a non aderirvi, perchè questo è il loro concetto di Democrazia.
Chiamati a sostegno dall’azienda, le Segreterie regionali di cgil cisl uil, non hanno perso tempo ad intervenire, e dire la loro rispetto al referendum che si sta svolgendo.
Siccome fanno finta di non sapere, ancora una volta, stravolgono la realtà dei fatti, evidentemente perché pensano che i lavoratori di Atitech oltre a dover rinunciare al diritto di decidere su accordi che riguardano la propria vita (pensano loro per noi tutti), non sono in grado di capire bene come stanno le cose e come si sono svolti i fatti.
Abbiamo deciso allora, spettabili segretari, rispetto agli evidenti segni di squilibrio che caratterizzano i vostri (tragicomici) editti, che senz’altro vi  farà bene un rinfresco di memoria :
Il referendum che si sta svolgendo è frutto di una richiesta avanzata a TUTTE le OO/SS e rispettive RRSSAA nei tempi previsti dall’accordo del 28 giugno 2011 da un numero di lavoratori superiore al 30% (soglia prevista dall’accordo affinchè la richiesta fosse legittima).
Il 05 agosto 2015, il giorno dopo l’accordo ( ampiamente nei termini previsti), le firme e relativa richiesta sono state consegnate a mano a TUTTE le RRSSAA e spedite a TUTTE le Segreterie Nazionali e Regionali.
Come dovreste sapere è obbligo e dovere morale, da parte delle OO/SS assolvere alla richiesta e provvedere ad indire il referendum, RISULTATO ?
VE NE SIETE FREGATI, ANZI AVETE DEFINITO  “ POCHI” I SOTTOSCRITTORI DELLA RICHIESTA.

Ciò nonostante, come si evince dalla ampia documentazione a voi pervenuta, siete stati sistematicamente invitati formalmente da parte nostra e dell’altra O/S che ha indetto il referendum, a partecipare sia all’individuazione delle modalità, la composizione del seggio e le date della consultazione, sia all’elaborazione del regolamento del referendum, RISULTATO ?
AVETE CONTINUATO A FREGARVENE, NON RISPONDENDO A NESSUNO DEGLI INVITI E DELLE  RICHIESTE CHE VI SONO STATE FORMALMENTE INOLTRATE.
Come se nulla fosse, avete anche  il coraggio, di parlare di “palesi violazioni procedurali”, sostituendovi ai Giudici e guarda caso assumendo la stessa posizione dell’azienda.
In quanto al merito dell’accordo del 04 agosto, avendo la presunzione di conoscere bene i lavoratori di Atitech, ed avendo svolto un’assemblea generale abbastanza partecipata, possiamo asserire che gli stessi se si parla di responsabilità, sono gli unici responsabili visto che hanno contribuito con i loro sacrifici già da tempo  allo sviluppo e al consolidamento aziendale.
Nessuno si vuole sottrarre alle cose da fare, ma è venuto il tempo che si facciano con criterio e soprattutto rispettando il lavoro e i lavoratori.
E’ venuto il tempo che si ritirino le firme dall’accordo del 04 agosto 2015, si faccia un’assemblea generale ed insieme ai lavoratori si costruisca una proposta seria, che per noi per esempio non può prescindere da una turnazione 5/7, dal reintegro dei colleghi a zero ore da anni e da un premio di produttività degno di tale nome, ma soprattutto di una chiarezza generale sul futuro dell’azienda.
Per fare ciò è importante partecipare e votare NO al referendum, per riaprire la trattativa, per ripristinare la DEMOCRAZIA, per dire basta alle firme e ai firmaioli di accordi senza mandato e senza verifica.


          DEMOCRAZIA E DIGNITA’ NON HANNO PREZZO !
                    VOTIAMO TUTTI, VOTIAMO NO !

 

 

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