CONTRATTO BARATTO

I mediatori/sindacati firmatutto ne hanno fatta un’altra: hanno trasformato, su imput aziendale, parte del salario in baratto. Parte del nostro stipendio ( o premio a seconda della situazione e convenienza) potrà essere retribuita con buoni benzina da usare presso un fornitore scelto dal padrone. Diranno che è una scelta ma è stato stabilito il principio del silenzio assenso, diranno che conviene ma ci prendono in giro. Si stabilisce un principio pericoloso per i lavoratori che hanno ancora diritto, secondo la Costituzione Italiana, ad un giusto salario  che permetta loro e alle loro famiglie una vita dignitosa e non allo scambio prestazione lavorativa/prodotti (BARATTO). Fino ad oggi ci avevano riportato alle condizioni lavorative degli anni 50/60, adesso provano a riportarci nel medioevo.
Fanno tutto tranne tutelare gli interessi dei lavoratori che colpevolmente permettono tutto ciò con il silenzio e la passività.
Comprendiamo le paure e la situazione economica che toglie tranquillità a chi ha un lavoro ma a tutto c’è un limite.
Informiamo i lavoratori che in un futuro non troppo lontano potrebbero avere una piattaforma contrattuale che prevede:
•    € 800 in denaro;
•    Voucher di 100 € buono benzina da consumare dove dice l’azienda;
•    Voucher di 300 € per assicurazione auto con compagnia aziendale;
•    Voucher di 100 € per conto corrente bancario presso banca aziendale;
•    Voucher 200 € prodotti alimentare da usare presso supermercato scelto dall’azienda;
•    Per l’introduzione dello ius primae noctis si rimanda ad una contrattazione stabilimento per stabilimento con la specifica commissione paritetica.
A quando il ritorno alle tessere delle dittature per accedere all’acquisto degli alimenti?

L’USB combatterà sempre questo modello contrattuale e chiede ad ogni lavoratore di abbandonare ogni forma di sostegno a chi li sta svendendo poiché chi è vittima del suo mal pianga se stesso.

SEMPRE DALLA PARTE DELLA DIGNITA’, DELLA CIVILTA’, DELLA GIUSTIZIA SOCIALE, DELLA DEMOCRAZIA VERA.