ST Microelectronics, resistenze dell'azienda contro il telelavoro: crescono i contagi e la preoccupazione dei lavoratori
I delegati della RSU USB della STMicroelectronics di Agrate Brianza segnalano la crescente preoccupazione – propria e dei lavoratori - per la gestione della crisi pandemica in azienda.
I contagi, come nel resto della Brianza, stanno salendo in modo esponenziale: l'ultimo dato del 3 novembre – fornito dalla Direzione - riporta 75 casi di positività, con un +11 in soli 3 giorni; molti colleghi sono in attesa di tampone e quindi ci si aspetta un'ulteriore crescita nei prossimi giorni.
Nonostante questa situazione, la direzione aziendale mostra una notevole resistenza a concedere il telelavoro in percentuale significativa a tutte le persone che potrebbero svolgere l’attività lavorativa da remoto, come d'altra parte è già stato fatto con professionalità e profitto durante la prima fase della pandemia in primavera.
Per ora si è arrivati ad un risicato 40% di colleghi con il telelavoro che - in un’azienda da 4800 dipendenti - determina comunque un sovraffollamento pericoloso per questo periodo particolare soprattutto negli spazi comuni (mensa, bar, bagni, etc..), ma anche in numerose postazioni lavorative dove non è garantito il distanziamento minimo di 1metro.
Per quanto riguarda i dipendenti della linea produttiva, non viene ridotta la presenza e si manifestano situazioni di notevole disagio, come l'obbligo di utilizzare contemporaneamente due mascherine: la chirurgica per il virus e quella da clean-room (lavoriamo in ambienti ad alta pulizia) per l'integrità della produzione. È stata più volte richiesto l'acquisto di una mascherina che assolvesse a entrambe le funzioni in modo da rendere meno disagiata la permanenza in reparto, ma anche su questo fronte si è ricevuta nessuna apertura. I lavoratori segnalano continuamente situazioni di eccessivo affollamento e l’impossibilità – dati gli spazi – di poter mantenere la distanza minima.
Inoltre le informazioni sull’andamento dei nuovi colleghi positivi non è tempestivo, così come le informazioni legate a questi casi; il protocollo interno per il contenimento del contagio non viene messo a disposizione per la consultazione dei lavoratori, creando così preoccupazione e disorientamento.
I delegati Usb avvieranno tutte le azioni sindacali necessarie a salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori se l’azienda continuerà ad opporsi alle nostre richieste.