Coronavirus, lunedì 23 sciopera tutta la Piaggio
L'emergenza Coronavirus sta mettendo in difficoltà l’intero sistema mondiale. In Italia la situazione è sempre più difficile.
Ci chiediamo come sia possibile decidere di chiudere la maggior parte delle attività non essenziali invitando la popolazione a stare in casa ma scegliere contemporaneamente di lasciare aperte le fabbriche che non producono beni di prima necessità.
Scelta a dir poco priva di scrupoli quella di non aver fermato l’intera produzione italiana per limitare i contagi e il diffondersi in maniera esponenziale del virus.
Scelta che tutela gli industriali a discapito della parte più debole della popolazione.
I grandi imprenditori invece di pensare al profitto e ai propri guadagni dovrebbero pensare ad evitare di portare ancora più al collasso una sanità pubblica già allo stremo.
Per quanto riguarda la Piaggio di Pontedera, l'azienda ha messo in atto una serie di misure in ottemperanza ai decreti governativi. Ma non basta.
Per tutelare veramente i lavoratori e le lavoratrici è necessaria la chiusura totale dello stabilimento con integrazione di salario pari al 100%. Non dovranno essere i lavoratori e le lavoratrici, già messi a dura prova nelle ultime settimane, a dover pagare ancora una volta il prezzo più alto.
Bisogna fermare la produzione per fermare il contagio. Bisogna che la multinazionale capisca che ha una responsabilità sociale sull'intero territorio della Valdera.
Come USB, dopo aver promosso un primo sciopero e dopo aver denunciato le situazioni di rischio direttamente al Prefetto e agli organi competenti - anche per i casi positivi trovati nello stabilimento - proclamiamo:
Sciopero di tutto lo stabilimento Piaggio di Pontedera per l'intera giornata di lunedi 23 marzo.
La nostra salute deve venire prima del profitto
Unione Sindacale di Base