Coronavirus, USB Lavoro agricolo al governo e agli enti locali: servono misure urgenti di prevenzione per i braccianti degli insediamenti e nella filiera agricola

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Il Coordinamento lavoratori agricoli USB ha scritto a governo, presidenti delle regioni, sindaci, prefetti, capo della Protezione Civile e al Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus esprimendo preoccupazione per i lavoratori delle zone rurali e chiedendo misure in grado di contenere il diffondersi di Covid-19.


USB Lavoro agricolo si sta già adoperando per informare gli abitanti degli insediamenti nelle campagne – troppo spesso trasformati in ghetti privi dei livelli minimi di sicurezza sanitaria - sulle misure di prevenzione da adottare. Ora però servono disposizioni urgenti per l’inserimento abitativo dei braccianti in altre strutture, come gli immobili privati e pubblici in stato di abbandono, evitando sovraffollamenti e garantendo la salute pubblica.


In subordine USB Lavoro agricolo richiede misure urgenti per favorire l’accesso di tutte le persone di tali insediamenti abitativi ai servizi minimi essenziali, come l’acqua, i servizi sanitari e i prodotti disinfettanti.


Inoltre le limitazioni degli spostamenti e il rischio di eventuali proroghe degli attuali decreti pongono a molti lavoratori il problema del rinnovo dei permessi di soggiorno. È urgente adottare procedure facilitate per il rinnovo dei permessi, adottando le autodichiarazioni di domicilio come criterio valido per i titolari di forme di protezione.


Infine USB Lavoro agricolo richiede il monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori residenti con l’invio di medici e infermieri.


USB Lavoro agricolo rinnova la disponibilità alla collaborazione per garantire la salute e la tutela dei braccianti, ribadendo il sostegno ai lavoratori che intendono denunciare condizioni non sicure nei campi, nei magazzini, nelle serre, lungo tutta la filiera.


USB Lavoro agricolo