Coronavirus, USB proclama lo sciopero generale per tutti i settori produttivi non essenziali, il commercio, la GDO, il turismo e i pubblici esercizi
L’Unione Sindacale di Base ha proclamato oggi lo sciopero generale per tutti i settori produttivi non essenziali, il commercio, la grande distribuzione, il turismo e i pubblici esercizi, così articolato:
- un ulteriore pacchetto di 32 ore di sciopero per tutti settori industriali a far data dal 18 marzo 2020;
- un ulteriore pacchetto di 48 ore nel settore logistica a far data dal 17 marzo 2020;
- sciopero ad oltranza per il turismo e i pubblici esercizi
Si confermano altresì:
- la proclamazione di 15 giorni di sciopero nelle aziende industriali della regione Emilia Romagna iniziato il giorno 12/03/2020;
- lo sciopero nel settore dei call center a far data dal 17/03/2020 fino all’ultimo turno del 21/03/2020;
- lo sciopero ad oltranza nel settore del commercio, della grande distribuzione.
- lo stato di agitazione nel settore dei trasporti;
- lo stato di agitazione nel settore delle cooperative sociali.
USB sottolinea come gli ultimi decreti governativi e il protocollo definito con Cgil, Cisl, Uil disattendono la richiesta di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori, costretti a recarsi in azienda anche per attività che nulla hanno a che fare con i servizi essenziali, come i settori industriali non legati alla filiera dei beni di prima necessità. Altri settori, come le cooperative sociali, i servizi annessi alla pubblica amministrazione e i trasporti vivono lo stesso incubo: lavorare senza una adeguata formazione igienico-sanitaria e quasi ovunque privi dei minimi dispositivi di protezione individuale.
I lavoratori e le lavoratrici che quotidianamente si recano al lavoro, nel caso contraggano il virus SARS Cov-2 sarebbero collocati in malattia, evento non riconosciuto come infortunio sul lavoro, con eventuali tragiche conseguenze, anche economiche, sulle loro famiglie nel caso di decesso del lavoratore.
Di tutto questo non vi è traccia nei decreti varati, come non esistono obblighi e sanzioni per le aziende che non rispettassero le pur minime misure sanitarie previste dal governo.
L’USB Lavoro Privato, rinnova la richiesta di incontro con il governo per affrontare i temi in oggetto, ribadisce la necessità di fermare tutte le attività produttive non strettamente necessarie a fronteggiare l’emergenza, estendendo ancora di più le misure atte a garantire il reddito a tutti i settori produttivi non necessari, e invita il governo ad emanare provvedimenti, anche sanzionatori, verso le aziende operanti nei settori ritenuti indispensabili qualora non forniscano ai lavoratori tutte le misure necessarie a salvaguardare la loro salute, adottando i provvedimenti sanitari, igienici e comportamentali peraltro previsti dai decreti governativi.
Dallo sciopero sono esentate le aziende soggette alla L. 146/90.
Per i settori e le aziende soggette alla L.146/90, qualora queste non rispettassero le previste norme igieniche, sanitarie e comportamentali, in base a quanto previsto dalla stessa legge, potranno verificarsi astensioni dal lavoro fino alla messa in sicurezza e superamento dei problemi che avessero determinato l’astensione dal lavoro.
Ulteriori proclamazioni di sciopero per i settori non previsti nella presente potranno essere comunicate ad opera degli organi nazionali del sindacato.
Eventuali modifiche all’esercizio dello sciopero in merito alla durata dello stesso, anche per eventualmente estenderne la durata, potranno essere operate a livello territoriale.
Roma 17 marzo 2020
USB Lavoro Privato