Dopo anni di blocco della commissione pari opportunità il ministro si sveglia!

Roma -

La RdB si augura che non sia la solita passarella...

 

 

 

 

Colleghe e colleghi, per la festività dell’8 marzo il Ministro dell’interno ha voluto incontrare il Comitato Nazionale di Pari Opportunità del Corpo Nazione dei Vigili del Fuoco.

Da parte nostra apprezziamo l’iniziativa ma non può essere un fatto episodico, una passerella oppure una adempienza che il ministro o l’Amministrazione sente di dover fare in occasione di un evento, quale quello della “Festa della Donna” , così facendo sembrerebbe che amministrativamente si sentirebbe, come dire, “a posto”.

Come Comitato delle pari Opportunità abbiamo la necessità di rimuovere tutto ciò che impedisca l’affermarsi delle pari opportunità e giungere alla piena applicazione della normativa comunitaria.

Oggi, ancora, purtroppo, registriamo un momento eccezionalmente sfavorevole ai diritti delle donne, e forse non solo per le donne, in tema di violenze, molestie, mobbing all’interno delle amministrazioni e soprattutto la difficoltà di pianificare l’attività della propria vita familiare con l’attività lavorativa e in questo senso la difficoltà per la donna lavoratrice di poter auto formarsi attraverso dei corsi qualificati. Ed è questo uno dei compiti che il Comitato dovrà provvedervi di incentivare corsi formativi in sede locale per favorire la formazione della donna sul posta di lavoro.

Come RdB-CuB abbiamo chiesto all’Amministrazione di favorire i lavori del Comitato al fine di individuare le problematiche e le difficoltà che le lavoratrici incontrano quotidianamente sul posto di lavoro onde permettergli di trovare le soluzioni giuste per dare a ciascuno quella pari dignità senza distinzione di sesso, razza, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali, così che il C.P.O. possa essere lo strumento idoneo per raggiungere il pieno sviluppo della persona umana anche nell’ambito lavorativo.

Rivolgiamo a tutte le colleghe ed a tutti i colleghi un appello: di contribuire alla crescita di tutta la categoria per l’attuazione delle normative in materia e tra cui i decreti attuativi della legge 252/04 dove l’ordinamento professionale demoralizza e mortifica tutti i lavoratori del Corpo Nazionale.

 

 

 

 

 

 

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