Flextronics Trieste, andiamo al MISE per rivendicare prospettive per il futuro dello stabilimento e subito ulteriori stabilizzazioni
a prossima settimana si svolgerà presso il ministero dello Sviluppo Economico l'incontro di verifica previsto sulla situazione dello stabilimento “FLEX” di Trieste, incontro che vedrà per la prima volta la presenza a quel tavolo di USB Industria – Lavoro privato. Il tavolo ministeriale sarà per noi necessario per constatare quali siano oggi le scelte industriali dell'azienda e allo stesso tempo richiedere a questa dirigenza, che si è dimostrata inconcludente sul profilo dell'acquisizione di nuove commesse e nuovi clienti, l'impegno a dare risposte al più presto sulle garanzie per tutto lo stabilimento di Trieste e sulla stabilizzazione di un ulteriore numero di lavoratori.
Quanto previsto dall'accordo ministeriale di giugno 2015, si regge sulla gestione dei carichi di lavoro determinati da NOKIA attraverso una flessibilità sul numero degli occupati del più o meno 15%. Oggi l'evidenza è che i lavoratori assunti con contratti di somministrazione sono ancora troppo alti rispetto alla flessibilità richiesta ed ottenuta dall'azienda a livello ministeriale.
Le nostre considerazioni sono molto semplici, e partono dal carico di lavoro che l'azienda già oggi mantiene in modo strutturale attraverso NOKIA e che non giustifica un tale ricorso al lavoro precario. Inoltre da questo punto di vista, vogliamo capire fino in fondo quanto e che cosa hanno fatto le istituzioni in termini di strumenti messi in campo, in particolare la regione FVG, per sciogliere il nodo occupazionale dello stabilimento e dare risposte concrete sul piano delle prospettive industriali legate al territorio di Trieste e della regione Friuli Venezia Giulia. Non vorremmo che i numerosi tavoli istituzionali a cui abbiamo assistito alla fine si rivelassero inconsistenti aldilà delle belle parole.
I giorni 17 e 20 si deciderà col voto la composizione della RSU dello stabilimento ed USB è ottimista. Dopo aver lavorato molto sulla questione dell'integrativo aziendale, abbiamo preferito star fuori dal “battage” elettorale fra sigle a cui siamo assistendo, convinti che più di ogni parola contano i fatti e che più del protagonismo di qualche sindacalista di professione conta quello dei lavoratori, come già dimostrato nella bocciatura dell'integrativo FLEX Trieste.
Sergio Bellavita