FUNZIONI CENTRALI: COMMISSIONE SUBITO IN STAND BY CHI NON VUOLE PARLARE DI ORDINAMENTO PROFESSIONALE?

Roma -

L’Aran ha correttamente convocato la USB per la partecipazione alla riunione d’insediamento della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale. Il presidente Gasparrini in apertura dei lavori ha ricordato che l’urgenza di chiudere il contratto collettivo in tempi brevi aveva impedito la discussione sugli ordinamenti professionali, rinviandone l’esame alla Commissione che, in ogni caso, non produrrà accordi immediatamente traducibili in norme contrattuali, ma preparerà il terreno a scelte che dovranno essere assunte dal tavolo negoziale con il prossimo CCNL 2019-2021, sottolineando in modo inequivocabile il carattere consultivo del citato organismo.

 

Inaspettatamente, le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo 2016-2018 hanno chiesto l’applicazione dell’art. 7 dell’accordo e la conseguente espulsione dalla Commissione delle organizzazioni non firmatarie del CCNL: USB e FLP.

 

Il presidente Gasparrini ha cercato in tutti i modi di spiegare che la norma invocata da CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA si riferisce esclusivamente alla contrattazione integrativa di secondo livello e non al tavolo dell’Aran, dove sono convocate le organizzazioni sindacali rappresentative, indipendentemente dalla sottoscrizione o meno del CCNL, sottolineando che altrimenti si escluderebbe dal confronto chi è titolato a discutere del prossimo CCNL 2019-2021.

 

USB ha ricordato che durante i tre giorni di contrattazione a dicembre u.s. è stata impedita la discussione sui sistemi di classificazione del personale, togliendo l’argomento dal confronto. Il sindacato conflittuale e di base ha anche sottolineato come ormai per i firmatari del CCNL del 12 febbraio 2018 l’obbiettivo principale, all’Aran, come all’interno delle amministrazioni del Comparto, sia far fuori le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscritto l’intesa e che hanno impugnato l’art. 7, piuttosto che dedicarsi alla soluzione dei problemi dei lavoratori. Lo scontro non è più normativo ma politico: si vuole tappare la bocca a chi ha un’idea di sindacato diversa dalle centrali operative delle confederazioni complici e padronali, che usano ogni mezzo per avere l’esclusività della rappresentanza.

 

USB e le lavoratrici e i lavoratori del Comparto Funzioni Centrali non subiranno questo ulteriore atto arrogante da parte di CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA e sono pronti a reagire se l’Aran dovesse cedere alle pressioni di quelle organizzazioni.

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