Gioco legale, 150mila lavoratori temono per il futuro. USB: tutelare l’occupazione del settore, si attivi l’Agenzia Dogane e Monopoli
Da ottobre 2020 il settore del gioco legale ha assistito ad una chiusura tombale delle attività, tanto che non ne è stata autorizzata la riapertura in Sardegna neanche nel breve periodo di tempo in cui la regione è stata in zona bianca.
I lavoratori e le lavoratrici del comparto attualmente sono circa 150mila e generano ogni anno un introito per lo stato di 11 miliardi, con un’incidenza pari all’1% del Pil nazionale.
Agenzia Dogane e Monopoli stessa sottolinea che l’attuale situazione sta favorendo il gioco illegale facendo venir meno incassi alla fiscalità generale.
Stiamo parlando di un settore in cui i concessionari esercitano in riserva di legge dello stato finalizzata al controllo dell’offerta e al conseguimento degli obbiettivi di interessi pubblici.
Auspichiamo che ADM pertanto si attivi per garantire i lavoratori del comparto, che sono in grave sofferenza da mesi. Il prorogarsi delle chiusure porterà inevitabilmente ad una crisi del settore, che genererà un numero cospicuo di posti di lavoro che andranno perduti nel momento in cui terminerà il blocco dei licenziamenti.
Riteniamo necessario che ADM metta in campo ogni soluzione possibile per garantire l’occupazione nel settore, non ultima quella di garantire gli attuali livelli occupazionali anche attraverso percorsi di ricollocamento dei lavoratori.
USB dal canto suo chiederà l’intervento delle istituzioni per tutelare l’occupazione in questo settore martoriato e chiederà di partecipare ai tavoli di confronto ministeriali per cercare una soluzione alla grave crisi del settore del gioco legale.
USB Lavoro Privato