Gli autoferrotranvieri USB: tutele salariali e sicurezza per tutti
Il Paese sta vivendo una emergenza sanitaria e tanti sono i lavoratori di diverse categorie, come quelli della sanità, del commercio, dell’igiene ambientale e dei trasporti, che ogni giorno rischiano la propria incolumità perché operano senza le dotazioni di protezione e in ambienti sovraffollati. A questo rischio si somma quello della perdita economica a causa delle aziende che stanno attivando gli ammortizzatori sociali.
Molti di questi strumenti, non solo non coprono la totalità dello stipendio, con una perdita economica del 20%, ma nemmeno le eventuali indennità che solitamente permettono ai lavoratori di garantirsi uno stipendio comunque appena sufficiente per la sopravvivenza. Come se non bastasse, le aziende non vogliono anticipare l’assegno aspettando che sia l’INPS a pagarlo con attese anche di diversi mesi.
Il governo aveva promesso che nessun lavoratore avrebbe perso il salario, ma la direzione intrapresa fino ad oggi porta da tutt’altra parte.
Per questi motivi mercoledì 25 i lavoratori del trasporto hanno aderito massicciamente, anche solo per un minuto a causa dei limiti imposti dalla commissione di garanzia, allo sciopero generale indetto dalla Confederazione USB in tutti i settori.
La piena tutela dei lavoratori equivale alla piena tutela della cittadinanza. Le istituzioni devono farsi carico anche dell’emorragia economica che stanno subendo ingiustamente i lavoratori.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato - Trasporti