Gli omicidi sul lavoro di Milano sono il prodotto dell'attacco ai diritti in nome di profitto e produttività
Una tragedia che ha nulla di casuale, nulla di non preventivabile. Tre operai sono stati uccisi dalle esalazioni mortifere di un gas che fuoriusciva da un forno interrato. Solo pochi spiccioli per un sistema di rilevazione gas avrebbero impedito che tutto ciò accadesse.
Sono centinaia i lavoratori uccisi in queste situazioni. Il lavoro uccide perché al centro non c'è l'uomo ma la primazia del profitto e il dogma della produttività a ogni costo. L'attacco forsennato ai diritti del lavoro degli ultimi trent'anni è il vero responsabile della sequela infinita di omicidi.
Non si deve temere di usare la parola omicidi perché di questo si tratta. Solo se il mondo del lavoro si riprenderà il valore e la dignità che gli sono stati strappati le cose potranno cambiare.
Siamo vicini alle famiglie dei lavoratori uccisi e a quelle di chi sta combattendo per vivere nel modo più solidale possibile: continuare a lottare, non piegare la testa.
Unione Sindacale di Base