IBM: Accordi scritti sulla sabbia. Chiuso il Laboratorio cuore dell'innovazione tecnologica!

Roma -

Il 21 febbraio scorso si chiudeva l'ennesima procedura di licenziamento collettivo,  nel testo dell’accordo (non sottoscritto da USB) l’IBM assicurava la tregua dei licenziamenti e dei trasferimenti.


Sono passati pochi giorni  ed ecco che arriva l'annuncio con cui IBM comunica la chiusura del Laboratorio di Roma, struttura nevralgica e motore delle innovazioni tecnologiche di IBM  Italia. I lavoratori del laboratorio, secondo quanto si apprende,  saranno destinati ad altri reparti.


Avevamo ritirato la nostra firma dall’accordo sui licenziamenti collettivi del 21 febbraio,  per due ragioni; la prima è che non firmeremo mai un solo licenziamento coatto, la seconda e che quell’accordo ha nelle premesse il  piano industriale, in cui IBM mette nero su bianco una ristrutturazione che si basa su cessioni di ramo d’azienda, licenziamenti e trasferimento di lavoro in subappalto in Italia e all’estero.


La chiusura del Laboratorio è un processo pianificato nel piano aziendale; le prime tappe sono state a metà dello scorso anno con il cessione del prodotto APM ad un laboratorio negli USA, seguito dal trasferimento di ramo d'azienda del cuore del Laboratorio (IWS) agli indiani della HCL . Infine, pochi giorni fa  è arrivata la comunicazione della cessione del prodotto Control-Desk ad una multinazionale statunitense. Con la chiusura del laboratorio IBM continua a togliere lavoro e trasferirlo altrove creando i presupposti per i problemi occupazionali.


Noi non crediamo alle favole, soprattutto quelle dei datori di lavoro e continuiamo a sostenere che bisogna opporsi con decisione ai piani di ristrutturazione di IBM.
    
USB Lavoro Privato