IL CAPO DEL PERSONALE INPS - RIGOROSO CON GLI ALTRI - PERMISSIVO (ANCHE TROPPO) CON SE STESSO

Nazionale -

Comunicato n. 40/12

In allegato la richiesta di chiarimenti inviata all'Amministrazione sulla concessione di un prestito al Direttore Centrale Risorse Umane

Sembra che risulti talmente “affabile” con i suoi collaboratori da essere riuscito a farsi il vuoto intorno. E qualcosa vorrà pure dire se si arriva a tanto. Per carità, si potrebbe pensare che siamo di fronte ad un dirigente tutto d’un pezzo, rispettoso delle norme e difensore della legalità e per questo odiato da chi magari cerca facili scorciatoie. Ma qualcosa non torna. Per esempio quand’era direttore regionale della Campania si dice che abbia affidato una consulenza al fratello. Ma come, tu fai il direttore e affidi un incarico a tuo fratello, come se non ci fossero sulla piazza altri professionisti in grado di svolgere lo stesso incarico? E’ di questi giorni, poi, la notizia che avvocati di Campobasso e di Trani abbiano fatto domanda per rappresentare l’INPS come sostituti d’udienza nella gestione del contenzioso presso il tribunale di Lucera, che assorbe una parte dei ricorsi di Foggia. Ci limitiamo a registrare la casualità che vede il Capo del Personale dell’INPS provenire da Campobasso ed avere una casa per le vacanze proprio a Trani.

 

Coincidenze, certo, che tuttavia qualche dubbio lo fanno venire rispetto a un dirigente che appare tanto rigoroso con gli altri quanto estremamente permissivo con se stesso, fino ad arrivare ad autorizzarsi un prestito di oltre 150.000 euro con carattere d’urgenza, al di fuori dei contingenti trimestrali, per non meglio motivata eccezionale gravità. Quello che balza subito agli occhi, a parte il fatto che il dirigente si sia autorizzato il prestito, è la cifra elevata dello stesso. La base di calcolo da prendere a riferimento a norma di Regolamento è formata da stipendio tabellare e indennità integrativa speciale. Sono stati aggiunti altri emolumenti? E’ stato modificato il Regolamento? Sono quesiti che abbiamo posto all’amministrazione con una nota che alleghiamo al comunicato. Ci aspettiamo da Presidente e Direttore Generale il massimo del rigore e della trasparenza nel far luce su quanto da noi esposto, anche per rispetto del rigore praticato dal Capo del Personale nei confronti dei lavoratori e del Sindacato.

 

Non dimentichiamo, infatti, l’accanimento del Direttore Centrale Risorse Umane sui lavoratori che hanno utilizzato la posta elettronica per finalità sindacali e neppure la caparbietà con cui ha negato più volte l’utilizzo delle sale della Direzione Generale per far svolgere assemblee del personale.