IL NUOVO CORSO

Roma -

Il 31 luglio, alle ore 10.00, si terrà la riunione, presumibilmente conclusiva, concernente gli istituti finanziati dal FUA.

La giornata di domani arriva dopo una lunga battaglia della USB MEF, iniziata da anni e intensificata in occasione della contrattazione FUA 2011.

La nostra Organizzazione Sindacale, nell’ambito di questa vertenza, ha chiesto e rivendicato con forza:

·           una nuova quantificazione delle risorse economiche da destinare agli istituti finanziati dal FUA da determinarsi tenendo conto della forte diminuzione dello stesso;

·           la revisione e regolamentazione del fondo destinato al fondo del Gabinetto del Ministro che attinge dal FUA di tutti i lavoratori del MEF una cifra pari ad euro 1.933.879, suddivisa in euro 562.470 provenienti dal settore Economia, in virtù di quanto previsto dal vecchio CCNI, ed in euro 1.371.409 prelevati dal settore Finanze, importo astronomico derivante da un accordo FUA del 2002 in palese violazione della normativa di riferimento;

·           il mantenimento dell’indennità dei centralinisti non vedenti così come quantificata dall’accordo per le posizioni indennitarie del settore ex Finanze, anche in considerazione del notevole importo a loro destinato nella consistenza del FUA e del numero ridotto dei beneficiari;

·           il ricalcolo numerico, suddiviso per Dipartimenti ed Uffici, dei turni e reperibilità con relativo costo;

·           la rivisitazione e l’omogeneizzazione delle posizioni indennitarie per alcune funzioni previste negli uffici periferici;

·           una riformulazione dell’impegno a completare le progressioni economiche finalizzata a renderne certa l’attuazione;

·           la disciplina della mobilità.

L’Amministrazione, nel corso delle riunioni che si sono succedute, si è dimostrata del tutto indisponibile a trovare soluzioni accettabili alle richieste della USB MEF.

La delegazione di parte pubblica, infatti, si è limitata:

·           ad elargire, non senza qualche ignobile fastidio, un vero e proprio obolo di euro 0,50 ai centralinisti non vedenti;

·           ad operare, senza tenere in considerazione le esigenze organizzative degli uffici, un  taglio lineare alle risorse da destinare a turni e reperibilità;

·           a contrapporre una servile ed omertosa difesa dell’indennità da destinare al gabinetto del ministro.

Con tutta probabilità, quindi, domani si potrebbe arrivare ad  un”accordicchio” che inciderà solo su turni e reperibilità, rivisti in base ad “equilibrismi di sistema” tra i vari Dipartimenti centrali, e lascerà sostanzialmente inalterati gli altri istituti.

È chiaro che il quadro fin qui descritto rappresenti la conferma di quello che ormai è il “nuovo corso” dell’Amministrazione del MEF inaugurato con la presentazione delle dotazioni organiche degli uffici centrali e dell’articolazione periferica del nostro dicastero, preconfezionate secondo la volontà della parte politica per essere perfettamente funzionali ai tagli delle RTS previsti dal DL 87/2012.

Persino la delegazione di parte pubblica, con il ritorno del dott. Gianfranco Tanzi per la RGS profondamente toccata dalle ripercussioni del decreto “tagliamef” e l’esordio della “meticolosa” dott.ssa Valeria Vaccaro per il DAG (vedasi gli approfondimenti sull’indennità dei centralinisti non vedenti), si è rinnovata per meglio rispondere al progetto politico di smantellamento del MEF e di drastica limitazione del confronto con le parti sociali.

E forse anche la nomina della dott.ssa Giuseppina Baffi, Capo Dipartimento del DAG, e del dott. Antimo Prosperi quali nuovi componenti del Consiglio d’Amministrazione della CONSIP, società per azioni completamente controllata dal nostro dicastero, è funzionale alla completa “politicizzazione” dell’Amministrazione del MEF.  

La USB MEF, ovviamente, non sottoscriverà accordi finti e residuali e continuerà la propria battaglia generale sulla spending review mediante la partecipazione a tutte le iniziative di lotta come il presidio odierno indetto dall’USB P.I. presso il Dipartimento della Funzione Pubblica e con la costruzione di iniziative specifiche contro il DL 87/2012 “tagliamef”.