Ilva, ArcelorMittal ha fretta di chiudere. Ma non mette nulla sul tavolo
Stamane è ripreso il confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla cessione del gruppo Ilva ad ArcelorMittal. La multinazionale dopo mesi di melina ha chiesto di accelerare il negoziato per arrivare quanto prima a un accordo. Ma nulla è stato messo sul tavolo.
Non è chiaro il numero dei presunti esuberi, il mantenimento o meno del salario e dei diritti dei lavoratori ed infine restano tutte le pesanti perplessità sul piano industriale, mentre l'aspetto ambientale rimane fortemente carente.
Come Unione Sindacale di Base abbiamo dichiarato che senza una chiarezza su questi temi è impossibile avviare un negoziato. Il ministero ha riconvocato il tavolo per il prossimo 4 aprile per affrontare piano industriale e occupazione.
Crediamo che stia per cadere sui lavoratori Ilva la scure di licenziamenti persino più pesanti di quanto precedentemente dichiarato.
Per USB sono punti irrinunciabili: garanzia occupazionale per tutti, appalti e indotto compresi; mantenimento dei diritti e dei salari in totale continuità e ambientalizzazione dello stabilimento di Taranto.
Riteniamo che vista l'importanza dei temi trattati vadano coinvolti comuni e regioni sin dal prossimo 4 aprile.
Unione Sindacale di Base
USB Taranto