IMPRESE DI PULIZIE:la crisi morde e a pagare siamo sempre gli stessi

Nazionale -

VOLANTINO IN ALLEGATO

I lavoratori delle imprese di pulizia non ne possono più continuano a vedere giorno per giorno assottigliarsi sempre di più le poche sicurezze che avevano.


I miseri aumenti del contratto appena rinnovato sono già stati risucchiati dalle manovre economiche dispiegate negli ultimi sei mesi, non ultima quella del Governo Monti che non ha saputo neanche dare un colpo al cerchio ed una alla botte.

Il settore è in grave difficoltà, tutti gli appalti scaduti vengono di norma prorogati fino al limite della decenza e poi messi a gara con riduzioni sensibili delle prestazioni e sempre al massimo ribasso mentre l’utilizzo della cassa in deroga è lo strumento che aziende/cooperative hanno utilizzato a piene mani per far quadrare i loro bilanci, riducendo i salari dei lavoratori e tutto quello ad esso connesso: tredicesima, quattordicesima, t.f.r, maturazione di ferie e permessi, fino ad arrivare alla contribuzione pensionistica figurativa per il periodo di utilizzo della cassa.


Il ritardo nelle aggiudicazioni degli appalti si traduce molto spesso nella difficoltà di gestione dell’appalto stesso dove, sempre più spesso, le imprese/cooperative pretendono di far svolgere lo stesso lavoro con meno persone e meno ore. Tutto questo si traduce per i lavoratori in un maggior carico di lavoro, riduzione del monte ore individuale e flessibilità estrema sugli orari.


La crisi ha accentuato ulteriormente i problemi già noti a tutti i lavoratori del settore ma questo non deve fermare la nostra volontà di ricercare una maggiore unione tra i lavoratori che vogliono cambiare questo stato di cose, compresi i problemi di carattere generale quali quelli delle pensioni fino ad arrivare ad una proposta concreta di reinternalizzazione dei servizi appaltati per tutti gli addetti del settore.


Un passo che porta in quella direzione è certamente rappresentato dallo sciopero generale del 27 gennaio 2011, dove lavoratori in carne ed ossa scenderanno in piazza per manifestare, contro questa condizione di costante impoverimento generale, per affermare e difendere i propri diritti, non più come soggetti isolati nei singoli posti di lavoro ma consapevoli di avere al fianco un sindacato di base che con coerenza si batte per la difesa dei livelli occupazionali, per il salario, per i diritti e per la dignità.


Renditi visibile, partecipa allo sciopero generale e alla manifestazione nazionale 27 gennaio 2012 - Roma ore 9.30, corteo da P.zza della Repubblica