IPAB Vicenza è un bene di tutti non puo' essere privatizzato.
L'ex dirigente di banca Etruria e attualmente presidente "sinistro" di Ipab,
Il signor Turra, vuole addirittura anticipare in peggio la riforma di destra
della Regione..
Per la verità non è l'unico anche a Padova qualcuno vorrebbe la stessa cosa
per Configliachi-Breda.
Mentre la Regione nel progetto parla di possibilità di trasformazione in fondazione delle IPAB fino ai 200 posti letto, (Ipab Vicenza dunque nel progetto regionale resta pubblico in quanto ha molti posti letto in più), il
nostro è più drastico: basta ipab pubbliche..solo fondazioni private. Vuole
trasformare lIpab in IPARK.
Infatti IPARK si è sempre più estesa, oltre a Parco città, gestisce il San
Camillo, con personale proprio e di agenzia, e da ultimo ha preso in gestione i
centri diurni del comune e dell'IPAB.
La posizione del Presidente Turra è una posizione da respingere nettamente e
il sindaco deve dire chiaramente che non permetterà questa privatizzazione, un suo silenzio significa che sotto sotto avvalla questa posizione..
Il nostro deve sapere, di non essere ancora in banca ma di amministrare un
bene pubblico e un bene dei cittadini che con donazioni, e con le rette
tengono in piedi questa ricchezza sociale.
Trasformare le IPAB in fondazioni significa diminuire gli stipendi a chi
lavora, senza diminuire rette, significa che un bene pubblico diventa
proprietà di pochi "padroni".
Dietro le affermazioni di Turra ci sono queste volontà, altro che problemi
economici.Turra deve mettere in prativa l'accordo di programma strumento che modernizza l'IPAB e permette di diversificare offerta e risposte e che
risolve gli attuali problemi economici dellIPAB.
Visto che è passata l'estate e non può essere stato un colpo di sole ( il
cda è d'accordo? ) la cosa va presa sul serio per questo tutti i dipendenti,
tutta la citta devono opporsi..
Usb vicenza