La Camera dei Deputati taglia le spese! A rimetterci sono i lavoratori?

Roma -

Condivisibile che anche la Camera dei Deputati tagli le spese e tenda ad eliminare gli eccessivi privilegi, ma che per questo ci rimettano il posto i lavoratori sembra paradossale.

 

Per anni una trentina di lavoratori ha assicurato la mensa a S. Macuto in appalto alla Milano 90. Per garantire questo servizio ai parlamentari e al personale della Camera, negli anni passati è stato ristrutturato il terrazzo ed alcuni locali del palazzo di S.Macuto. Allo scopo si sono spesi bei soldoni dei contribuenti per garantire un certo “decoro” della mensa.

 

Da tempo si pone il problema delle eccessive spese della politica, oggi, in ritardo, si arriva a concretizzare alcuni risparmi tra cui la chiusura della mensa di palazzo S. Macuto  ma, paradossalmente, si cancellerebbero con questa chiusura anche la trentina di posti di lavoro, perlopiù rappresentato da lavoratrici, che da anni assicurano il servizio con salari “normali”, certamente non da Deputato.

 

Andrebbe tuttavia considerato  che il servizio mensa ancorchè ai Parlamentari è rivolto anche a centinaia di lavoratori, pertanto suona strano che la sua  chiusura rappresenterebbe un “taglio ai costi della politica”.

 

L’Unione Sindacale di Base che rappresenta diversi lavoratori del servizio stesso, attende  un incontro urgente con il Collegio dei Questori della Camera, richiesto al fine di conoscere il futuro dei lavoratori impegnati, possibilmente prima della pausa estiva salvaguardando la loro dignità oltre che i livelli occupazionali.