La maggioranza di Palazzo Vecchio, su lavoro e lotta alla precarietà: BOCCIATA!

Firenze -

La "schizofrenia" della Giunta e della maggioranza di Palazzo Vecchio in materia di lavoro e di lotta alla precarietà non ha veramente limite e le cose accadute nello stesso giorno ne sono la dimostrazione lampante.

>>> Lunedì 20 Marzo, l’Assessore al Lavoro invia una nota al Coordinamento Lavoratori Precari con la quale annuncia, se pur fra mille giri di parole, l’intenzione dell’Amministrazione Comunale, di intraprendere un percorso di apertura alle istanze avanzate dai lavoratori precari attraverso la convocazione di un tavolo di confronto territoriale. Una nota, peraltro, subito amplificata in prima pagina dalla "gran cassa" dell’organo di stampa ufficiale della Giunta, quello stesso "organo" che in tutti questi mesi non si era mai accorto dell’esistenza del precariato. Vogliamo essere sinceri e concreti, noi avevamo accolto questa nota, nonostante i limiti della stessa in modo positivo, e credevamo fosse il segnale di una reale volontà tesa a ricomporre il duro confronto- scontro, riconducendolo sul piano del dialogo e delle regole del confronto fra lavoratori e parte datoriale, ma ci eravamo illusi, anzi sbagliati.
>>> Infatti passano poche ore e la stessa maggioranza di Palazzo Vecchio, contraddicendo l’Assessore stesso, nonché un proprio ordine del giorno approvato a fine Gennaio, in Consiglio Comunale, con il quale si impegnava ad andare ad un progressivo superamento delle varie situazioni di precariato nell’Ente, nel corso del dibattito sulla creazione della Fondazione Palazzo Strozzi, respingeva con il voto determinante dei DS e della Margherita, un ordine del giorno presentato da Rifondazione Comunista, Unaltracittà-Unaltromondo e Comunisti Italiani, mirante a garantire un percorso di stabilità occupazionale "lavoro vero" a coloro che operano all’interno Fondazione Palazzo Strozzi, e lasciando invece questi lavoratori nella condizione di precariato per altro accompagnato da decine di tipologie di contratti diversi.

Abbiano ben chiaro gli Amministratori e la maggioranza politica che li sorregge, che i "lavoratori invisibili" non sono "pupazzetti" buoni per essere utilizzati per i loro "spot elettorali", ma sono persone in carne ed ossa che meritano proprio per la loro condizione di precari il massimo rispetto per la loro dignità.
In questo nostro paese di persone che fanno i "venditori di pentole" e fanno promesse garantendo che "tutto va bene" ce ne sono fin troppe, e che pertanto dai loro "presunti avversari" ci aspetteremmo maggiore serietà e coerenza, soprattutto nella materia della precarietà del lavoro che ingenera anche precarietà della vita.
Per rivendicare un lavoro decente per una vita decente, contro ogni forma di precarietà, saremo LUNEDI 27 Marzo alle ore 15.00 (per la quindicesima volta) di nuovo in Consiglio Comunale, sperando che questa volta "l’organo" ufficiale di Palazzo Vecchio" in nome della "par condicio" amplifichi anche questa notizia.