La sicurezza usata contro i lavoratori - L'INPS nega a USB la sala per un'assemblea in Direzione Generale

Nazionale -

Comunicato n. 24/12

Andiamo con ordine, perché molti non sanno a cosa ci riferiamo. USB aveva convocato per l’11 aprile un’assemblea-convegno presso la Direzione Generale dell’INPS con la partecipazione di Luciano Vasapollo e Nazareno Festuccia del centro formazione e studi economici dell’USB. Al centro dell’assemblea gli effetti della crisi economica sul mondo del lavoro dipendente e le riforme delle pensioni e del lavoro. L’assemblea era aperta alla partecipazione dei lavoratori della Direzione Generale e delle Sedi di Roma e del Lazio di INPS-INPDAP-ENPALS.

Il Capo del personale, Ciro Toma, ha risposto che l’Istituto non ha in Direzione Generale sale adatte a ricevere gli ipotetici partecipanti all’assemblea e, per motivi di sicurezza, ha vietato l’iniziativa. Punto.

Nonostante la nostra rassicurazione su una prevista partecipazione di circa 100-150 lavoratori, il Capo del personale nella giornata di venerdì 6 aprile ha confermato il divieto a tenere l’assemblea.

Molti di voi ricorderanno come negli anni si sono organizzate numerose assemblee presso la Direzione Generale, a carattere provinciale, regionale e nazionale. I lavoratori non sono mai stati messi in situazioni di pericolo e le iniziative si sono svolte sempre in modo ordinato, anche nei periodi di acceso scontro con l’amministrazione. La scelta, quindi, è politica e non ha nulla a che vedere con la sicurezza. Si vuole impedire ai lavoratori dell’INPS di riunirsi presso la Direzione Generale. Ma la risposta del Capo del personale per assurdo può arrivare a mettere in discussione l’esercizio del diritto di assemblea in tutte le Sedi dell’INPS, dal momento che nessuno stabile istituzionale ha locali adatti ad ospitare tutti i lavoratori della singola struttura.   

Non è la prima volta che Ciro Toma agisce contro i lavoratori dell’Istituto, negando i diritti riconosciuti dalle leggi e dai contratti nazionali. Soltanto nelle ultime settimane ha promosso un’azione disciplinare contro quanti hanno inviato mail di solidarietà sindacale, ha emanato un rozzo messaggio che impediva la formazione dei mansionisti e ora ha negato un’assemblea sindacale e una richiesta di concertazione sindacale.

La misura ci sembra colma. Ciro Toma non può continuare a fare il Direttore Centrale delle Risorse Umane dell’INPS. Tuteleremo in tutte le sedi necessarie i lavoratori colpiti dai provvedimenti disciplinari richiamati in precedenza e difenderemo in tutti i modi il diritto di assemblea.

Con stupore abbiamo appreso dal Capo del personale che lo stesso divieto di tenere un’assemblea in Direzione Generale ha riguardato in tempi recenti CISAL e CGIL, che contro tale divieto non hanno mosso un dito. Anche fosse vero, l’INPS non pensi che questo rappresenti per noi un precedente. Non ci interessa come reagiscono gli altri, noi non ci facciamo intimorire e, soprattutto, non ci facciamo scippare un diritto riconosciuto dai contratti nazionali e dalle stesse circolari dell’Istituto.