La spending review dell'emergenza

Padova -

Colleghi,

ieri siamo stati dal Direttore a seguito convocazione informativa sulla continua evoluzione dell’ emergenza “Sisma Pianura Padana”.

Il Direttore ha riferito alle OO.SS. regionali presenti (Cgil, Cisl, Confsal e USB) che la II fase operativa terminerà alle ore 22 di sabato 16 giugno, che domenica inizia la III fase e che ci saranno i cambi ogni 8 giorni.

Ci ha illustrato una programmazione di invio colonne mobili, saf, puntella tori, gos, as, ag, sati e funzionari di tutti i Comandi del Veneto con tanto di rapporto tra il totale del personale inviato nella zona di cratere e di tutto il personale inviato nella zona di cratere e di tutto il personale dei Comandi.

Abbiamo fatto notare come tale rapporto non tiene in minima considerazione le qualifiche. Oltre a sfasare la percezione della carenza di qualificati spalmati sul totale dell’ organico.

Il Direttore ci ha poi ufficializzato che il C.O.A. Veneto dislocato presso la Fiera di Ferrara è da oggi operativo e che è già predisposto il C.O.A. Toscana che sarà dislocato a Rovigo.

Per la funzionalità del solo C.O.A. Veneto necessita di 11 funzionari dai vari Comandi del Veneto e questo, secondo il Direttore e anche secondo noi è insostenibile nel lungo periodo, in considerazione del fatto che nei Comandi di Belluno, Vicenza e Rovigo operano solo 3 funzionari.

Dopo questa introduzione del Direttore la nostra O.S. ha fatto notare come sia chiara l’ ntenzione dell’ Amministrazione di risparmiare sul dispositivo di soccorso, si è visto con l’ invio di personale in servizio di altre provincie a rinforzo del Comando di Rovigo; l’ apice è stato toccato con la chiusura del distaccamento permanente di Cavarzere (VE) e il conseguente trasferimento del personale al Comando di Rovigo. Azzerando la risicata aliquota del 60 % dei richiami in servizio. Auspichiamo che questa ultima operazione “risparmio” non accada in futuro per rispetto dei cittadini che pagano le tasse e che si vedono raddoppiati, nei casi migliori, i tempi di arrivo sul posto, solo per una questione politica e di ripicca.

Ci chiediamo con quale autorità un Dirigente locale chiuda un Distaccamento permanente quando si autorizza a livello centrale i richiami in servizio.

Abbiamo chiesto se è stata una decisione del Dirigente di Venezia oppure una scelta della Direzione Regionale……. ma non abbiamo ottenuto risposta, solo un secco “non lo saprete mai”.

Infine abbiamo ribadito che l' emergenza non si risolve con il risparmio nell' invio del personale in missione, che ci sia trasparenza nell' invio del personale oltre che una equa turnazione.
Soprattutto per gli accompagnatori dei Funzionari i quali devono necessariamente essere alternati fra i colleghi disponibili; anche per accrescere il livello professionale del personale inviato a seguito del funzionario.

Auspichiamo che il Direttore oltre ad impartire disposizioni controlli che i dirigenti provinciali garantiscano uniformità, equo trattamento del personale e trasparenza.
Abbiamo suggerito al Direttore di ricordare ai dirigenti locali che devono dare il giusto supporto ai capi turno provinciali,al fine di sgravarli dal carico di lavoro come previsto e ribadito dal nuovo regolamento di servizio attraverso l'affiancamento con il funzionario di guardia.