La "tecnica" delle riunioni tecniche

Roma -

Il 22 maggio 2012 si è tenuta una riunione concernente il FUA 2011, definita tecnica nella nota di convocazione dell’Amministrazione ma che è stata di natura difficilmente definibile.

 

Nel suddetto incontro si è spaziato su tutte le problematiche in corso al nostro dicastero, partendo dall’enorme ritardo dei DM di riorganizzazione degli uffici periferici e centrali ed arrivando alla mobilità in entrata ed uscita.

 

È chiaro che questa modalità depotenzia il tavolo negoziale dandogli la valenza di inutile sfogatoio (nella migliore delle ipotesi) o di rappresentazione propagandistica di proposte da rivendersi poi in comunicati autoreferenziali e corporativi (in quella peggiore).

 

Il dato concreto è che siamo a fine maggio 2012 ed i lavoratori rischiano ancora una volta di vedere allungati i tempi di erogazione del misero salario accessorio, peraltro confezionato con gli stessi ingredienti iniqui degli anni precedenti.

 

Insomma, la USB MEF ha avuto la netta sensazione che si volesse parlare di tutto per non parlare di niente.

 

La nostra Organizzazione Sindacale ha ribadito le richieste di integrazione e completamento dei dati riguardanti gli istituti finanziati dal Fondo Unico d’Amministrazione (turni e reperibilità, fondi destinati agli uffici di diretta collaborazione del ministro) e del numero degli addetti all’assistenza fiscale delle RTS.

 

Dei suddetti dati, al momento, si conoscono solo la quantificazione di turni e reperibilità con relativo numero di destinatari, la quantificazione delle somme, detratte dal FUA, destinate agli Uffici di diretta collaborazione del ministro dalla parte del ministero ex Tesoro senza però conoscere il numero effettivo dei beneficiari.

Mancano ancora il numero degli addetti alle lavorazioni dei 730 del 2011 per le RTS, la ripartizione di turni e reperibilità fra i vari Dipartimenti del Ministero, la quantificazione del fondo attribuito agli Uffici di diretta collaborazione del ministro dalla parte del ministero ex Finanze che rimane un fitto mistero squarciato solo dalla presentazione, da parte della USB MEF, dell’unica documentazione esistente relativa ad un accordo FUA 2002 del Dipartimento delle Finanze.

 

A quanto esposto si aggiunge che i fondi destinati al Gabinetto del ministro per il 2011 hanno già preso il volo verso i destinatari e che turni e reperibilità del 2011 sono stati pagati trimestralmente nei Dipartimenti centrali, ad eccezione del Dipartimento delle Finanze dove invece sono erogati ad accordo FUA stipulato (altro mistero da chiarire e che penalizza palesemente i lavoratori di detto Dipartimento).

 

È pertanto evidente che sia quanto mai necessario procedere in un percorso obbligato e finalizzato ad ottenere in tempi certi e brevi il pagamento di quello che rimane del FUA 2011 per poi rivedere tutti gli istituti da esso finanziati prima della prossima scadenza del salario accessorio senza offrire sponde di elusione o ritardi all’Amministrazione con finte minacce o rilanci strumentali.

 

La USB MEF, a tale proposito, ha avanzato una proposta semplice ed immediatamente praticabile: un accordo stralcio sul FUA 2011, reso pura e semplice integrazione salariale, e la contemporanea disdetta formale di tutti gli accordi precedenti riguardanti turni e reperibilità, posizioni indennitarie e fondi per il Gabinetto del Ministro per poi addivenire, in tempi brevi, ad una nuova regolamentazione complessiva di questi istituti.

 

Per quanto concerne il completamento degli sviluppi economici per tutti coloro che ne sono rimasti esclusi, è ormai chiaro che sarà necessario smantellare preliminarmente il ricatto di interpretazione normativa che decurterebbe annualmente il FUA del costo delle stesse anche solo con l’attribuzione normativa delle nuove posizioni economiche. La USB MEF metterà in campo tutte le azioni sindacali necessarie per rimuovere questo ostacolo e costringere l’Amministrazione a fare la sua parte!

 

Le ultime considerazioni vanno alle lamentele sentite nel corso della riunione per la mancata informazione sui DM di riorganizzazione del MEF.

Non c’è niente di nuovo sotto il sole! Si continua ad assistere al solito spettacolo di diatribe interne e conflitti tra Dipartimenti che ritardano i provvedimenti ed innescano meccanismi persino poco decorosi. Appaiono, infatti, bozze di DM anonime, forse volutamente fatte girare per fiutare le reazioni degli amici-nemici mentre i servizi erogati e i lavoratori, soprattutto periferici, sono allo sbando.

 

È chiaro che i diversi pezzi dell’Amministrazione del MEF stanno realizzando, ognuno per conto proprio, un complessivo progetto di riorganizzazione “disorganizzata” le cui conseguenze verranno pagate dai lavoratori sui quali rischia di ricadere a breve anche l’incubo dell’esubero e della mobilità!

 

La USB MEF ritiene questa situazione intollerabile ed è determinata ad esigere dall’Amministrazione informazioni certe sui DM di riorganizzazione, di revisione delle dotazioni organiche e sui relativi tempi di attuazione.

 

Questa Organizzazione Sindacale terrà costantemente informati i lavoratori su tutte le problematiche affrontate.