L'ACCORDO SULL'AUMENTO DEI TURNI DI LAVORO: UN PESANTE PEGGIORAMENTO DELLA CONDIZIONE OPERAIA CHE RICHIEDE ORGANIZZAZIONE E MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI

Napoli -

L’accordo del 5 settembre sottoscritto da Azienda e Fiom, Fim e Uilm, stabilisce l’aumento dei turni lavorativi.

La scusante di tale scelta è motivata dalla mancata alimentazione di tutti i programmi del settore aeronautico per conseguire gli “obiettivi/target di budget” e per conseguire maggiore competitività nelle Aerostrutture.

 

Ma, cosa hanno sottoscritto le rappresentanze sindacali? Che: “le aree già impegnate sui 18 turni (Gantry, Makino Job’s, Galvanica Nola 1 e Tool Room) dovranno sviluppare, a partire dal 4 settembre p.v. 20 turni settimana, di 8 ore, con inizio turni settimana alle ore 22:00 della domenica, con le analoghe modalità poste in essere relative ai turni di riposo a scorrimento all’interno delle squadre ed alle indennità riconosciute.

Inizialmente, ed in via sperimentale si procederà ad aggiungere ai 18 turni in essere n. 2 turni di straordinario di 8 ore.

Laddove le disponibilità individuali non garantissero il dimensionamento delle squadre per i 2 turni di straordinario (22/6 di sabato e 6/14 la domenica), con la conseguenza del mancato sviluppo dei volumi di produzione attesi, si procederà automaticamente all’introduzione dei 20 turni a scorrimento illustrati”.









Insomma, l’azienda impone, con il beneplacito dei sindacati confederali, maggiori sacrifici per i lavoratori e, se questi non ingoiano il “ricatto” gli viene imposto come regola, come>è già avvenuto a Casoria, a Capodichino e nell’indotto


La U.S.B. (Unione Sindacale di Base) fa appello a tutti i lavoratori, indipendentemente dall’appartenenza sindacale, di discutere e confrontarsi tra di loro, di organizzare un’assemblea dei lavoratori per trovare idee e soluzioni nell’affrontare la pesante situazione che il gruppo Alenia/Leonardo impone in fabbrica, in netta sintonia con le ristrutturazioni industriali, l’eliminazione dei diritti dei lavoratori e le regole padronali imposte in altri gruppi industriali come FCA. Un comune accordo che vede il sostegno del governo Renzi e il silenzio dei vertici dei sindacati complici.

La U.S.B. è pronta a sostenere qualsivoglia azione dei lavoratori in termini di mobilitazione e organizzazione con l’invito rivolto anche ai tanti delegati onesti di contrastare quest’ulteriore attacco alle condizioni di lavoro.

Invitiamo, inoltre, ad aderire alla Unione Sindacale di Base: Il sindacato che serve!