L'aria contenuta in un APVR

Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento
Prefetto Francesco Paolo Tronca

Capo del C.N.VV.F. - Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Alfio Pini

Direzione Centrale per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico
Ing. Pippo Sergio Mistretta

Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica
Ing. Fabio Dattilo

Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali
Ing. Dante Pellicano

Direttori Regionali e Dirigenti Provinciali del Corpo

 

 

Alla fine anni 80 inizio anni 90 del secolo passato, furono assegnati a tutti i Comandi (dell’epoca) due attrezzature molto importanti, il lava-maschere ad ultrasuoni ed il test per verificare la qualità dell’aria compressa all’interno dell’APVR. Da quel momento in molti Comandi grazie alla buona volontà dei colleghi operativi ci si è avviati verso una nuova cultura legata alla sicurezza ed alla qualità della vita del Pompiere. All'epoca sia forse per una maggiore disponibilità di risorse o per la passione e professionalità che metteva l'Ing. Rava – il Dirigente che all'epoca seguiva questo settore - vi era una progettualità diversa, sicuramente migliore. Ora questi progetti non vi sono più, cambiano i personaggi al vertice e dobbiamo ammettere che il vecchio era molto meglio del nuovo….

All’epoca l’aria contenuta in un APVR, doveva rispondere alla norma DIN 3188 poi la nuova norma ha imposto criteri più rigidi, infatti ora si parla di

  • Ossigeno al 21% v/v

  • Contenuto di olio in gocce o vapori non deve eccedere 0,5 mg/m3

  • CO non deve eccedere le 15 ppm

  • CO2 non deve eccedere lei 500 ppm

  • Il vapore d’acqua non deve eccedere i 25 mg/m3 se misurato al compressore,

    • i 50 mg/m3 alla bombola nel caso che questa sia caricata tra i 40 e i 200 bar,

    • 35 mg/m3 alla bombola caricata oltre i 200 bar

Da poco è uscita una nuova norma UNI sulla manutenzioni dei DPI per le vie respiratorie, nella quale vengono definite scadenze ed indicazioni relative alla manutenzione preventiva da effettuare (membrane, molle, o-ring….). Per non parlare della norma che stabilisce che l’attacco “ITALIA” delle bombole non sarà più valido a partire dal 2015 e che quindi tale attacco dovrà essere sostituto dal DIN 200, con relativo codolo su ogni APVR.

Egr. Dirigenti del CNVVF, per alcuni di voi le poche righe qui sopra riportate non avranno alcun significato per altri, forse (ce lo auguriamo vivamente), si! Per ritornare ad un linguaggio sindacale, giungono alla scrivente e crediamo anche alle altre OO.SS. del Corpo, sempre meno attente alle problematiche quotidiane dei lavoratori che in teoria dovrebbero rappresentare, segnalazioni relative al fatto che in molti Comandi i compressori utilizzati per ricaricare i DPI in dotazione si stanno guastando, e non essendo più riparabili, come la maggior parte del parco automezzi, causa la loro vetustà, si rischia il blocco dell’attività di Soccorso, mancando, anche, progettualità da parte di questo Dipartimento e dei Dirigenti di settore, per risolvere tale problematica. Appare evidente che compressori del valore di oltre 20 mila euro acquistati negli anni 80 sono stati ampiamente ammortizzati e da tempo, a livello centrale, sarebbe stato necessario avviare un progetto di graduale modernizzazione di queste attrezzature. Molti Dirigenti periferici (Comandanti) per incapacità hanno portato al collasso laboratori o interi settori presenti nei loro Comandi.

L’USB non crede nel federalismo e nel demandare certe problematiche, riteniamo che il Copro nazionale abbia resistito fino ad oggi (con i Dirigenti del passato) grazie alla propria centralità; pertanto riteniamo indispensabile che il Dipartimento avvii una ricognizione sul territorio, un monitoraggio delle attrezzature ed un accreditamento straordinario a quei Comandi che oggi non sono in grado di garantire la qualità di questi importanti DPI in dotazione al personale operativo del Corpo.