Lettera aperta al Ministro Clini

Roma -

On.le sig. Ministro, abbiamo letto con costernazione e rabbia la parte dell'intervista pubblicata lo scorso 28 maggio su "Affari & Finanza" de "la Repubblica" nella quale Lei dichiara, inaspettatamente ricalcando le orme dell'immediato suo predecessore e di tanti dirigenti del MATTM, che «Al contrario di quanto avviene in tutta Europa [...] il nostro è sempre stato un ministero residuale, dove destinare gli impiegati in sovrappiù delle altre amministrazioni. Non abbiamo mai avuto un concorso e così non abbiamo un organico di tecnici specializzati, oltretutto in costante diminuzione» e che «Per fortuna oltre a questi abbiamo un nucleo di una quarantina di “volontari”, in costante precarietà ma loro sì specializzati e motivati, che ci vanno a rappresentare nelle tante sedi internazionali in cui siamo presenti ».

E' certo che Lei non può essere certamente definito "impiegato in sovrappiù di altra amministrazione" ma ci sembra di ricordare che, al pari di tanti lavoratori del MATTM che Lei ha avuto certamente modo di conoscere, anche il Suo arrivo presso il Ministero sia avvenuto non per concorso ma per cooptazione voluta dal Suo predecessore Ministro Ruffolo.

Non ci sembra che questa modalità di ingresso La abbia sottoposta ad un invalidante giudizio di residualità o inadeguatezza, visti i numerosi successi (anche personali) che Lei può vantare di aver ottenuto grazie alle Sue abilità di medico prestato alla tutela dell'ambiente. E non ci sembra corretto "sorvolare" sul fatto che alcuni tra i "volontari-che-tirano-la-carretta-e-rappresentano-il-Ministero-anche-all'estero" siano stati favoriti rispetto ad altri, magari maggiormente preparati, grazie all'interessamento di questo o quel dirigente, di questo o quel Ministro.

Siamo certi che lei conosca bene molte di queste situazioni, così come non possiamo non chiederci come mai anche Lei preferisca affittare esperti a gettone (cambiare fornitore di "volontari" passando da SOGESID a, per ipotesi, CURSA non è che faccia grande differenza...) invece di acquisire nella pianta organica dell'Amministrazione altri "volontari" con le competenze tecniche e scientifiche che necessiterebbero al nostro Ministero.

Una siffatta strategia consentirebbe, riteniamo, agli impiegati in sovrappiù di essere utilizzati al meglio nelle mansioni amministrative invece di essere "costretti ad imparare", come molti hanno fatto nel corso della loro pluriennale vita lavorativa presso il Ministero, a gestire problematiche strettamente ambientali che esulavano dalla loro specifica preparazione. Competenze troppo spesso non riconosciute, e che sono servite (immagini con quanta soddisfazione dei sovrappiù...) non già ad avanzamenti di carriera e/o retribuzione dei loro "portatori" ma al supporto operativo in favore dei "volontari" molto meglio pagati benchè non sempre altrettanto preparati e produttivi.

Non continui anche Lei, per favore a denigrare il Suo personale, ma si renda protagonista di una vera riforma del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.Trovi il modo di acquisire gli esperti mettendo a concorso posti per competenze chiare e specifiche, selezionando con rigore i migliori.Dia ai lavoratori della pianta organica la gioia di veder riconosciuto quanto da loro fatto fino ad oggi per rendere meno residuale il nostro Ministero aprendo per loro possibilità di carriera e migliore remunerazione. Renda il Ministero promotore di innovazione e regole di tutela dell'ambiente, magari con la collaborazione dell'Impero di Mezzo, che ha ottenuto ottimi risultati anche grazie alla Sua guida e al lavoro di aziende italiane all'avanguardia nel settore (intervista a "Sette" del gennaio 2012).

Di passata ci permettiamo anche di rammentarLe che l'esclusione di USB, organizzazione sindacale rappresentativa, dalla convocazione a incontri tra Lei (o l'Amministrazione) e le OO.SS. rappresenta una grave violazione della normativa sui rapporti sindacali, che diventa ancora più grave quando agli stessi incontri vengono invitate OO.SS. non rappresentative.

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