L'unione dei lavoratori e lavoratrici vince sempre!
Bravi gli Operatori Socio Sanitari! La lotta per il diritto al lavoro paga sempre.
Da oltre un anno diverse centinaia di operatori socio sanitari precari delle Aziende Sanitarie del Sud Sardegna sono in stato di mobilitazione per rivendicare il diritto alla stabilizzazione. Dopo anni di servizio svolto durante il periodo pandemico, tutti hanno maturato i requisiti per essere stabilizzati. Tuttavia le diverse procedure di stabilizzazione avviate e concluse e quelle ancora ad oggi attive nelle varie Aziende Sanitarie, non hanno soddisfatto le totali aspettative, soprattutto di coloro che pur avendo maturato i requisiti successivamente alla pubblicazione dei bandi, non hanno potuto concorrere nelle procedure selettive. L’attesa spasmodica e la determinazione del bisogno occupazionale e la grave carenza negli organici nelle strutture ospedaliere, hanno favorito la costituzione di un fronte organizzato di lavoratori precari che ha dato vita a innumerevoli iniziative di protesta e manifestazioni, rivolte prevalentemente al quadro istituzionale regionale, competente a dirimere le controverse procedure assunzionali. Le tantissime audizioni intercorse con gli assessori alla sanità e lavoro, non solo, anche quelle avute con la II e VI commissione, sanità e lavoro presso il Consiglio Regionale, hanno individuato la necessità di una soluzione politica.
E cosi lo scorso 2 aprile la II e VI commissione del consiglio regionale congiuntamente, recependo le istanze dei lavoratori, hanno finalmente licenziato la risoluzione n. 3 improntata sulla necessità di indicare gli indirizzi per lo scorrimento delle graduatorie vigenti relative alle procedure di stabilizzazione del personale precario del comparto sanità assunto durante l’emergenza COVID-19 e di effettuare la ricognizione degli eventuali ulteriori soggetti che abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione ai sensi della normativa statale e regionale in materia, ai fini dell’attivazione di nuove procedure di stabilizzazione.
Conseguentemente in data 23 aprile 2025 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 22/32, contenente le linee di indirizzo per lo scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione del personale precario della sanità assunto durante l’emergenza Covid-19. L’atto tanto atteso e agognato rende finalmente giustizia ai lavoratori utilizzati senza risparmio in quel contesto, sovente a rischio della propria vita per garantire le cure assistenziali.
Si tratta di un passaggio importante e atteso da centinaia di lavoratori e lavoratrici che negli anni più difficili hanno garantito, con professionalità e spirito di abnegazione, la tenuta del nostro sistema sanitario regionale.
Ma se da una parte l’organo politico, pur con i propri tempi, è stato conseguente alle istanze dei lavoratori e delle lavoratrici, di contro le direzioni aziendali rette dai commissari di recente nomina, con le prime delibere hanno dimostrato di non voler recepire gli atti di indirizzo, disapplicando di fatto i criteri previsti. Cosi nell’AOU di Cagliari, cosi in ’Arnas Brotzu.
Bravi quindi i lavoratori tutti a scendere nuovamente in piazza lo scorso 15 luglio e manifestare per rivendicare un diritto di tutti, non più solamente enunciato ma anche sancito dalle delibere degli organi consiliari regionali, e chiederne il rispetto e l’applicazione alla stessa Presidente di Giunta Dr.ssa Alessandra Todde.
L’incontro intercorso fra la delegazione dei lavoratori e l’Assessore alla Sanità Dr. Armando Bortolazzi e la stessa Presidente di Giunta Dr.ssa Alessandra Todde è servito per rilanciare i punti della vertenza e chiedere l’immediata applicazione degli impegni formali assunti. L’utile confronto scaturito ha permesso di rappresentare ancora una volta i punti dirimenti necessari per la definizione integrale della vertenza cosi come nelle aspettative dei lavoratori.
Al di là di tutto la vicenda degli OSS precari nel periodo covid ha dimostrato che solo attraverso l’unione dei lavoratori si possono garantire il rispetto dei diritti di tutti, non solo di una parte. Con l’organizzazione e la mobilitazione si possono migliorare e ottenere condizioni di lavoro migliori per tutti. Chi ha seguito una strada diversa ha comunque ottenuto, ma con il demerito di aver lasciato a se stessi lavoratori e lavoratrici , per un opportunismo di comodo.
USB Pubblico Impiego