L'unità dei lavoratori portuali vince

Trieste -

Dopo che Autorità Portuale e aziende terminaliste hanno rimandato per anni (pare perché non volevano sborsare i soldi necessari) l’avvio della formazione dei lavoratori dell’Agenzia del Lavoro Portuale di Trieste, ora una delle aziende terminaliste, la GMT, si è permessa di utilizzare proprio la scusa della mancanza a Trieste di personale adeguatamente formato (cosa peraltro almeno in parte falsa) per far venire a lavorare al suo terminal 10 lavoratori di Genova.

I portuali triestino si sono però stufati di essere presi in giro e hanno organizzato un presidio, prima davanti alla sede dell’Autorità Portuale, e poi davanti al terminal GMT. La richiesta era chiara e semplice – i lavoratori portuali triestini pretendono la formazione per poter svolgere tutte le operazioni portuali.

Se qualcuno sperava di scatenare una guerra tra poveri – triestini contro genovesi – si è sbagliato di grosso. I lavoratori triestini hanno infatti incontrato davanti al terminal GMT i portuali genovesi e gli hanno spiegato le ragioni della protesta. Una volta compresa la situazione e la legittimità della battaglia dei portuali di Trieste i loro compagni genovesi hanno deciso di non volerla intralciare con la loro presenza e hanno deciso di tornare a casa. Per questa dimostrazione di unità di classe ai camalli genovesi va il fortissimo ringraziamento di tutti i portuali, che sapranno ricambiare il gesto quando ce ne fosse bisogno. 

Si tratta di una vittoria di tutti i lavoratori portuali, triestini come genovesi, contro chi pretende di fare come gli pare in barba a norme e impegni presi. Una vittoria  che mette ora chi finora non ha voluto mettere in piedi un programma di formazione serio di fronte alle sue responsabilità. Che non mancheremo di fargli ricordare.


Si allega foto dei camalli genovesi con i portuali triestini


Trieste, 1 giugno 2018


Per USB LP – CLPT Sandi Volk

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