Magna Closures, Usb a fianco di tutti i lavoratori "fissi" ed interinali
Pochi giorni fa come Unione Sindacale di Base (USB) abbiamo organizzato davanti alla Magna Closures un’iniziativa che denunciava con forza l’uso eccessivo dei lavoratori interinali all’interno dell’azienda. Lavoratori e lavoratrici che a causa di questo tipo di contratto si trovano a dover sempre chinare la testa in quanto sempre sotto continuo ricatto.
Questo tipo di percorso lavorativo non è più solo inaccettabile per le decine e decine di operai che lo subiscono ma si tratta di un sistema di lavoro che mette a rischio i diritti di tutti i lavoratori, anche di quelli a tempo indeterminato. E’ un meccanismo che va bloccato, limitato e gestito con l’aiuto di tutti soprattutto dei lavoratori e delle lavoratrici cosiddetti “fissi”, perché con questo sistema è il potere contrattuale di tutti gli operai è a rischio.
L’organizzazione del lavoro cosi come gestita in fabbrica non è più sostenibile. I lavoratori ormai hanno un tasso altissimo di malattie professionali e quindi hanno ridotte capacità lavorative dovute anche turni massacranti. Ma anche gli interinali, che vengono presi per fare i turni più pesanti, sono “strizzati” fino a che non vengono rimpiazzati da nuovi interinali disposti a tutto pur di lavorare.
Questo sistema va fermato. Va fermato per far sì che si crei un potere contrattuale tra gli operai da rivolgere verso un'azienda che ha invece tutto l'interesse a dividere i lavoratori per fare sempre più profitti. Servono stabilizzazioni e serve una nuova organizzazione del lavoro che tuteli tutti.
In questi giorni si parla anche di crisi e calo di lavoro, parole che sicuramente possono far preoccupare ma che per ora sono solo una voce. Il numero degli interinali, infatti, non è diminuito e non ci si deve spaventare o cedere alla minaccia, magari usata solo per far arretrare i lavoratori e impedire delle rivendicazioni. Il costo del lavoro è sempre una minima parte rispetto a tutti i costi di un’impresa, per questo non si deve mai cedere alla paura e non si deve mai pensare di non poter fare richieste per migliorare la propria condizione e tutelare i propri diritti.
E’ assodato che molti imprenditori usano lo spauracchio della crisi per non far organizzare i lavoratori che vogliono lottare per i propri diritti.
Crediamo che l’unità di tutti possa far iniziare un percorso di stabilizzazione degli interinali e di allungamento dei contratti oltre che di ripristino di tutti quei diritti che la Rsu ha ceduto a scapito degli operai a partire dal misero premio di risultato.
Ultima questione, non meno importante, è quella legata alla RSU. Come mai non si sono svolte assemblee? Cosa sta succedendo nel “sindacato” dopo il licenziamento di uno dei delegati più votati? Sarebbe forse il caso di andare a nuove elezioni il prima possibile? Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici ad interrogarsi su questi punti ma soprattutto a sostenere una nuova forza sindacale che potrebbe finalmente fare la differenza all'interno dello stabilimento.
Unione Sindacale di Base