MOBILITA', ESUBERI, MUTUI

Nazionale -

Comunicato n. 54/13

In allegato il comunicato in PDF

Si è tenuto lunedì u.s. un incontro con l’amministrazione sui seguenti punti:

  · MOBILITA’: sono stati consegnati dei report regionali, propedeutici all’accordo sulla mobilità nazionale. Vista la scarsità dei dati forniti da alcune regioni, come nel caso della Lombardia che non ha stabilito in sede di accordo i numeri relativi alle vacanze in organico, l’incontro è stato aggiornato al 7 ottobre 2013 in attesa di un quadro completo sulle carenze regionali.

· ESUBERI: 3492 le posizioni esaminate sulla base di quelle presenti nel casellario che potevano essere interessate dal recupero delle norme pre Fornero. 2490 le posizioni in sovrannumero, compresi 57 dirigenti. 2612 le posizioni certificate alle quali vanno aggiunte altre (circa 400) che le sedi ex gestione pubblica stanno inviando a chiusura della attuale fase della procedura. Le 3492 posizioni superano già oggi il numero degli esuberi, e quindi non ci sono preoccupazioni per quanto riguarda l’eventuale ricorso alla mobilità, senza contare l’ulteriore apertura che il Governo ha fatto con la proroga a Dicembre 2014, per il possesso dei requisiti, e a Dicembre 2015 per la decorrenza del trattamento di pensione, stabiliti con il Decreto 101/2013 che tuttavia deve essere ancora trasformato definitivamente in legge, ed è quindi appeso anche alle sorti del governo. Nell’eventualità che non si arrivasse alla trasformazione in legge si avrebbe la decadenza del decreto e tutte le scadenze relative ai pensionamenti subirebbero un’accelerazione dovendo appunto concludersi entro Dicembre 2014. Come detto, la certificazione delle posizioni, rispetto a questa ultima scadenza, è stata ultimata e l’amministrazione è pronta ad inviare le lettere con la richiesta di adesione da parte degli interessati al collocamento in pensione. Con queste lettere si chiederà al lavoratore la disponibilità per andare in pensione, una volta espressa la volontà di accettare il collocamento a riposo non si potrà più recedere. Altra punto da tenere in considerazione è il preavviso che sarà di 6 mesi, tranne nei casi previsti dalle norme. Su nostra richiesta l’amministrazione si è impegnata a chiarire con la stessa comunicazione la posizione del lavoratore anche con riferimento al riconoscimento del TFS e la relativa scadenza di erogazione. Se il Decreto 101/2013 sarà trasformato in legge, i tempi si allungheranno ed entreranno in gioco anche le posizioni dei lavoratori che maturano i requisiti nella nuova scadenza del 2014. Tali situazioni potranno infatti andare a compensare le eventuali rinunce di chi non vuole aderire al collocamento in pensione. E’ ovvio quindi che l’argomento non può dirsi concluso ed in tal senso l’amministrazione si è impegnata a programmare ulteriori incontri, fornendo informazioni più puntuali sia rispetto ai numeri (comprese le eventuali rinunce), sia alla tempistica, sia alla distribuzione geografica.

  · RINEGOZIAZIONE DI MUTUI DEI LAVORATORI EX INPDAP: tutte le posizioni sono state caricate nella procedura di gestione contabile dell’INPS e sono in corso le ultime verifiche. Già da Venerdì dovrebbero essere concluse tutte la ulteriori fasi, ed entro la fine del mese dovrebbe partire l’applicazione della rinegoziazione. Abbiamo fatto notare all’amministrazione che, se la questione mutui è in via di soluzione, si registrano alcuni ritardi per quanto attiene alle domande di prestito, anche in questo caso per i lavoratori della ex gestione pubblica, che vengono evase solo dopo tre mesi, mentre la procedura ex INPDAP prevedeva l’erogazione dei prestiti già con il mese successivo alla presentazione della domanda.

Infine, ieri è stato aperto un tavolo tecnico di confronto sull’omogeneizzazione economica dei lavoratori INPS, INPDAP e ENPALS che, come primo impatto conferma tutte le nostre preoccupazioni sulla mancanza delle risorse necessarie ad assicurare la stessa retribuzione percepita negli anni precedenti.