Musei civici di Milano: la determinazione dei lavoratori sfonda il muro di gomma di aziende e comune

Milano -

In seguito alla quarta giornata di sciopero proclamata nell’arco di otto mesi e svariate iniziative e assemblee portate avanti, la determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici dei musei civici di Milano ha ottenuto finalmente l’apertura del dialogo con il comune di Milano e le aziende Coopculture (con cui vi erano già stati diversi incontri) e Dussmann.

Le mobilitazioni hanno portato ad ottenere non uno ma ben due incontri. Il primo tavolo si è tenuto sul tema della salute e sicurezza alla presenza sia della committenza che delle aziende: la prima rappresentata dalla Direzione Cultura e Direzione Valorizzazione del patrimonio e sicurezza sedi, le seconde dai rispettivi responsabili nazionali delle relazioni sindacali di Coopculture e Dussmann.

Qui si è trattato di questioni di sicurezza: dal sovraffollamento delle domeniche, quelle gratuite in particolare, della necessità delle radio, delle temperature di alcune postazioni e delle tempistiche delle pause pranzo. Ci è stata richiesta una relazione dettagliata nel merito delle questioni, così da poterle affrontare e risolvere concretamente. Inoltre siamo finalmente venuti a conoscenza delle collocazioni e delle modalità di accesso dei rispettivi DVR che a breve potremo consultare direttamente sia per la sala che per la biglietteria.

Il secondo incontro, che si è svolto in successione, ha visto la partecipazione dell'assessore alla cultura Sacchi e l'assessore al bilancio Conte (di cui abbiamo potuto finalmente appurare l’effettiva esistenza!) e alcuni consiglieri di maggioranza. La partita qui si è giocata sulle questioni economiche e contrattuali, quindi corretto inquadramento, necessità di un superminimo per arrivare dignitosamente alla fine dell'appalto, Federculture (col giusto inquadramento) nei prossimi appalti.

Gli assessori sono parsi più che informati e anche consapevoli delle nostre rivendicazioni. Rispetto a queste ad avviso di Sacchi il problema maggiore è duplice: la difficoltà di trovare risorse subito e i passaggi tecnici per farlo. L'assessore, su nostra richiesta, si è reso disponibile a un nuovo incontro in settembre e ci ha chiesto di presentargli un prospetto dettagliato delle nostre richieste ma anche delle nostre proposte affinché il Comune possa da un lato reperire le risorse necessarie e dall'altro portare le aziende a fare delle concessioni.

La leva diretta è stata la scadenza a breve dell’appalto delle biglietterie, che - come si può immaginare - ha provocato un po’ di scompensi in assessorato, perché è chiaro che i lavoratori e le lavoratrici non sono più disposti ad accontentarsi delle promesse verbali.

Dobbiamo essere consapevoli che questi incontri sono il segno che mostra, forse per la prima volta in modo chiaro, che la lotta e la determinazione hanno sfondato il muro di gomma, non solo voluto da comune e aziende, ma anche dalla roccaforte dei sindacati concertativi. Non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto tutte le richieste: adeguamenti salariali immediati, salute e sicurezza sui posti di lavoro e Federculture nelle prossime gare d’appalto.

I tavoli ora ci sono, le interlocuzioni sono aperte con tutti i soggetti in campo. Non ci sono più scuse.

Coordinamento cultura di Slang e Lavoro privato

Milano 27/07/24