OPPONIAMOCI ALLA MACELLERIA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Salerno -

 

 

CHE VADANO TUTTI A CASA

 

 

 

USB SOSTIENE LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA “LIQUIDAZIONE”

DEI DIRITTI A CITTADINI E LAVORATORI

MERCOLEDI’ 11 APRILE 2012 ALLE ORE 9.30 – P.zza Ferrovia - Salerno

 

Nel bilancio di previsione* 2012 della Regione Campania, per spesa corrente, sono appostati ai trasporti quasi 600 milioni di euro di cui 285 andranno al trasporto su gomma. Il capitolo -Trasporti e diritto alla mobilità- viene tagliato di oltre il 50%  (da 1.286 milioni spesi nel 2011 a 668 milioni per il 2012).

E’ fin troppo evidente la manovra di smantellamento delle aziende pubbliche locali attraverso i tagli dei trasferimenti. Si impongono fallimenti economici alle aziende come il Consorzio Salernitano Trasporto Pubblico per passare l’affare del trasporto pubblico ai privati. Le scelte politiche che si stanno abbattendo su lavoratori e cittadini, prima che recessive, sono misure di violenza antipopolare senza precedenti nella storia della Repubblica italiana.

Da giovedì 22 marzo 2012, il decreto liberalizzazioni è legge. Parte rilevante di questa legge è l'obbligo per comuni e regioni di mettere a gara sul mercato tutti i servizi pubblici locali, (trasporti, rifiuti, luce, etc.). Inoltre le regioni dovranno individuare entro il 30 giugno i “bacini territoriali omogenei” che per ottimizzare la gestione del servizio non dovranno avere più l'estensione minima del territorio provinciale. Esattamente l’incontrario di ciò che in questi giorni si vocifera a Salerno tra “addetti ai lavori” che profetizzano lo spezzettamento del CSTP verso micro aziende municipalizzate. I lavoratori del CSTP devono aprire gli occhi: le segreterie (politiche e sindacali) della  Provincia di Salerno e della Regione Campania seguono dall’esterno la vertenza CSTP come una semplice “crisi” aziendale e non come la punta dell’iceberg di una guerra portata a lavoratori e cittadini sul campo dei diritti al bene comune, ai servizi pubblici, all’occupazione e al reddito sociale e salariale di chi, lavoratore, stuedente e pensionato, paga tutte le tasse fino all’ultimo centesimo.

I manager di nomina politica devono dimettersi quando non sanno né vogliono contrastare le scelte politiche dei loro partiti che determinano le crisi fallimentari delle aziende cui sono chiamati a gestire. Ancora peggio se si propongono come liquidatori. Per tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini il Presidente e l’intero CdA devono andare a casa.

 

Le tasse aumentano ma i servizi pubblici e i posti di lavoro si riducono... Nel giorno di Pasqua, in provincia di Salerno abbiamo subito la completa interruzione del servizio pubblico anche se CSTP è obbligata dalla Legge a garantire almeno i servizi minimi. USB chiede al Prefetto di Salerno e alla Procura della Repubblica di accertare la responsabilità civile e penale di questa vergogna. Chiediamo perché i lavoratori che interrompono il servizio pubblico sono puniti e precettati, mentre se lo fanno i “manager”, questi vengono premiati e lasciati al loro posto a gestire i soldi pubblici delle nostre tasse ?

 

Federazione Provinciale USB di Salerno

 

 

*Bilancio di previsione 2012 – BURC n.20 del 2/4/2012



CSTP: cedere un poco è cedere tutto,

 noi rilanciamo!

 

La nostra posizione sulla vertenza :

No alla messa in liquidazione del CSTP

Abbiamo bisogno tutti, lavoratori, disoccupati, pendolari, anziani, studenti, di un servizio di trasporto pubblico efficiente. Gli unici che vogliono un servizio ridotto e privatizzato sono i padroni e i politici che li appoggiano, interessati a speculare su un servizio essenziale. Questi progetti di liberalizzazione e privatizzazione solo all'opera ovunque, nell'intera Europa. Opponiamoci e uniamo le lotte nei vari territori !

 

No alla svendita del patrimonio immobiliare del CSTP

Svendere il patrimonio immobiliare non risolverà il problema della liquidazione del CSTP, anzi, sarà l'avvio dello smembramento e della liquidazione graduale dell'intero consorzio.

 

Ricapitalizzazione da parte di Comuni, Provincia e Regione

Non facciamoci strumentalizzare dai trucchetti politici dei vari partiti al governo degli enti pubblici locali, che giocano allo scaricabarile per confonderci e dividerci in beghe campanilistiche . Tutti gli enti pubblici e i partiti sono responsabili dello sfacelo attuale, imponiamogli, dal basso, la ricapitalizzazione! I soldi ci sono, progettano però di usarli per opere inutili e dannose come la TAV (che il governo finanzierà con più di 20 miliardi!) o l'estensione della tangenziale (finanziato dalla Provincia di Salerno con 30 milioni)!

 

Trasformazione del CSTP in azienda speciale

I servizi essenziali, trasporto, sanità, istruzione, non possono essere gestiti come aziende che devono perseguire il pareggio di bilancio, non devono produrre profitti: la mobilità, l'istruzione, la salute sono bisogni umani, non merci!

 

No alla riduzione delle corse

Abbiamo invece bisogno di un servizio più efficiente, con un maggior numero di corse notturne e festive!

 

No ai licenziamenti e alla riduzione del personale CSTP

Ci opponiamo alla riduzione del personale CSTP (mascherata anche da mancati rinnovi dei contratti a tempo determinato e prepensionamenti)

 

Appoggiamo l'autorganizzazione dei lavoratori, autonoma da partiti e sindacati

Basta con la svendita dei diritti, i compromessi al ribasso, la concertazione sempre a perdere attuata dai sindacati! Basta con il clientelismo partitico e sindacale e i ricatti che subiamo per poter lavorare. E' tempo di rifiutare le deleghe, autorganizzarsi e lottare in prima persona!

Vogliamo un trasporto pubblico, efficiente e GRATUITO per tutti/e

i trasporti pubblici sono finanziati con fondi pubblici, perchè dovremmo PURE pagare i biglietti?

Trasporti pubblici efficienti e gratuiti per tutti!

Questa è civiltà, questo vogliamo, questo ci serve,

 per questo vale la pena lottare!

 

Rete salernitana per il trasporto pubblico


11 aprile 2012 - La Città  di Salerno

Stamattina dalle 9 in piazza Vittorio Veneto la manifestazione a difesa del servizio Valiante (Pd): «Porterò in consiglio regionale le proposte del sindaco De Luca contro la crisi»

Lavoratori, studenti e sindacati scendono in piazza

L’Usb chiede alla Procura indagini sul dissesto

Salerno -  "Partirá questa mattina, dalle ore 9 in piazza Vittorio Veneto, il corteo promosso dai lavoratori del Cstp e dalle associazioni studentesche per chiedere interventi urgenti per la salvaguardia del servizio di trasporto pubblico locale. Ieri mattina,al Palazzo del Governo, si è tenuto un vertice del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica (presieduto dal prefetto Gerarda Maria Pantalone) con all’ordine del giorno proprio la manifestazione in programma questa mattina. Sono state così definite tutte le misure di sicurezza e di viabilitá tali da garantire un regolare svolgimento della protesta ed evitare particolari disagi alla cittadinanza. Il corteo si snoderá dalla stazione lungo corso Vittorio Emanuele, per poi proseguire (da piazza Portanova su via Roma) verso il palazzo della Provincia, il Comune e la sede del Cstp di via Luciani. Sará possibile seguire l’intera manifestazione in diretta, con aggiornamenti twitter (hashtag #Cstp), sul nostro sito internet www.lacittadisalerno.it.
 «La devastante crisi che il Cstp e il trasporto pubblico locale in provincia di Salerno sono costretti a patire, richiede un serio impegno di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche per evitare che sprofondi in una condizione di arretratezza e di inciviltá», sostiene il consigliere regionale Gianfranco Valiante, che ha annunciato di presentare in consiglio regionale le proposte formulate dal sindaco De Luca.
 Anche il circolo "Miriam Makeba" di Sinistra Ecologia e Libertá di Salerno aderirá al corteo promosso da lavoratori e studenti. Così come l’Usb che chiede, inoltre, al Prefetto e alla procura «di accertare la responsabilitá civile e penale di questa vergogna».
 Adesione alla manifestazione arriva anche dalla Feneal Uil e del comitato "Si Sav" che si dichiarano «solidali con i dipendenti del Cstp che manifesteranno per difendere i posti di lavoro in pericolo e per non far sparire un servizio indispensabile per tutti i cittadini».


12 aprile 2012 - La Città  di Salerno

Cstp, il dissenso in piazza

Oltre seicento persone ieri mattina alla manifestazione per salvare il servizio pubblico di mobilitá Interviene il prefetto: presto un incontro con la Regione Dipendenti in presidio permanente nella sede dell’azienda Autisti al lavoro ingiuriati dai colleghi

di LUIGI COLOMBO

Salerno -  E’ soltanto l’inizio. Perché la mobilitazione a difesa del trasporto pubblico locale, che ieri mattina ha portato in strada oltre seicento persone, si preannuncia la prima di una lunga serie di proteste per difendere i servizi garantiti dal consorzio Cstp, inesorabilmente avviato alla liquidazione. Quello salernitano è soltanto un tassello di una più ampia crisi in cui versa l’intera mobilitá della Regione, come sostiene il segretario regionale della Cgil Franco Tavella. «Il rischio è di creare l’effetto domino con conseguenze devastanti in termini sociali e occupazionali», accusa il sindacalista. Anche a Salerno dovrá essere la Regione Campania a cercare di risolvere il braccio di ferro ormai aperto tra i due soci di maggioranza, Comune e Provincia. Stavolta a chiedere che l’assessore regionale ai Trasporti SergioVetrella sieda al tavolo delle trattative è lo stesso prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone che, a conclusione della mattinata di rabbia e tensione, ha accolto una delegazione dei sindacati di Cgil,Cisl, Uil, Ugl e Cisal del comparto trasporto, il presidente del Cstp Mario Santocchio e gli assessori Lello Ciccone e Luca Cascone. Il prefetto ha assicurato la piena disponibilitá sia ad attivare, al più presto, un tavolo tra le parti per discutere del mantenimento dei livelli occupazionali, sia un incontro tra azienda e fornitori per assicurare la continuitá del servizio. Soluzione che ha convinto a metá i lavoratori, alcuni dei quali hanno poi pacificamente occupato la direzione del Cstp, restando in presidio permanente fino allo sblocco della vertenza. Ora «serve un progetto chiaro per i lavoratori, anche perchéla societá oramai è andata», dice GiovanniGiudice della Cisl. E anche Luigi Ciancio della Feneal-Uil si schiera a fianco dei dipendenti del trasporto pubblico. Con loro in piazza -oltre a una moltitudine di studenti -la Federconsumatori, l’Usb, i pensionati, i dipendenti di Salerno Mobilitá e della Sita. Un corteo che si è snodato, a partire dalle 10, dalla piazza della ferrovia lungo corso Vittorio Emanuele, per poi giungere su via Roma e toccare i centri "nevralgici" della vertenza: le sedi di Provincia e Comune. Entrambi gli ingressi sono stati blindati dalle forze dell’ordine per evitare azioni di forza da parte dei manifestanti, che hanno fatto sentire in ogni caso la loro rabbia, con cori e inviti alle dimissioni alla classe politica salernitana. Una giornata caratterizzata ovviamente anche dalla totale assenza di autobus sulle strade provinciali, con altri disagi per i pendolari. Due bus (delle linee 4 e 6) sono stati letteralmente presi d’assalto dai manifestanti quando hanno transitato lungo via Roma ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per scortare gli autisti che non avevano aderito alla manifestazione. Tra i politici presenti il parlamentare Iannuzzi e il consigliere regionale Valiante, gli esponenti di Sel e dei comunisti. Nessuna traccia di politici di centro destra, salvo considerare i volantini del del Pdl lasciati lungo il tragitto del corteo per denunciare «i disastri amministrativi» del Pd e del sindaco De Luca.
Mario Santocchio, presidente del Cstp, al termine del vertice in Prefettura si è trattenuto a lungo con i lavoratori. «Io non ho niente di cui vergognarmi -ha detto -abbiamo fatto il massimo per salvare l’azienda, tagliando gli sprechi». Per l’assessore Cascone la soluzione c’è, ma toccherá ai liquidatori indicare la strategia da seguire.

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