PAGAMENTO FERIE NON GODUTE AI PRECARI DELLA SCUOLA: UNA NOTA DEL DIPARTIMENTO DELLA FINZIONE PUBBLICA CONFERMA QUANTO AFFERMATO DALL'USB

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ORA FUORI I SOLDI SUBITO! NON SARANNO I PRECARI DELLA SCUOLA A METTERE SOLDI NEL SALVADANAIO DEI BANCHIERI

Il 6 agosto, rispondendo ad un quesito posto dall'ANCI, il dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato una nota (che trovate in allegato) in cui si chiarisce che l'impianto legislativo non permette l'applicazione retroattiva dell'art. 5 comma 8 della “spending review”(Decreto 95/12) in tema di remunerazione delle ferie non godute, alle situazioni che “sono definite prima della sua entrata in vigore”. A nostro avviso, questa nota salvaguarda sia i precari della scuola con contratto fino al 30 giugno (il decreto 95 è datato 6 luglio) sia quanti abbiano prolungato il contratto per svolgere gli esami di maturità, in quanto la loro prestazione lavorativa era stata definita ben prima del 6 luglio.

 

Questa nota ridicolizza sia il MIUR che il Ministero del Tesoro che, in modo affrettato, avevano emanato note confuse sull'applicazione della “spending review” anche alla scuola e ordinato alle Ragionerie territoriali di sospendere i pagamenti fino all'approvazione della legge di riconversione del decreto. In ogni caso, l'affermazione del Dipartimento della Funzione Pubblica probabilmente non chiuderà la faccenda. Troppe volte abbiamo assistito alla negazione di un diritto dei lavoratori pur in presenza di norme certe. Inoltre, resta aperta la questione per il prossimo anno: se i contratti annuali resteranno con scadenza 30 giugno e fermo restando il divieto di fruire di ferie durante le attività didattiche, come si potrà rispettare il diritto costituzionale alle ferie? E' verosimile che il governo tenterà di far obbligare i docenti precari a prendere ferie durante le sospensioni di Natale e Pasqua, misura che oltre ad essere spregevole, violerebbe leggi e contratti.

Riteniamo quindi indispensabile mantenere alta l'attenzione sul problema. Invitiamo i precari a  richiedere alle scuole copia del mandato di pagamento (molte scuole li hanno comunque emananti, ma in caso contrario occorre inviare una diffida e messa in mora, in allegato trovate un fac-simile) e ad organizzare da subito mobilitazioni per i primi di settembre. Oggi ci tolgono le ferie, domani sarà la volta dello stipendio.