Piaggio, Usb: dilettanti allo sbaraglio
Come già ribadito più volte un anno fa , Fim, Fiom e Uilm hanno iniziato la trattativa per il contratto di secondo livello con la dirigenza Piaggio.
Hanno discusso per un anno solo di relazioni sindacali che prevedono commissioni su vari argomenti, nei vari comunicati che hanno fatto uscire si parla di «diritti sindacali che migliorano l’azione del sindacato nei vari stabilimenti»;
Vediamo quali sono questi miglioramenti
Dopo un anno di trattativa non sono stati capaci a chiedere che i Ptv (ne sono rimasti 133) fossero trasformati tutti in una volta ma anzi hanno chiesto di farlo nei tre anni di vigenza del contratto seguendo comunque le varie procedure di mobilità. 133 lavoratori che dal 2010 per 5 mesi l’anno non percepiscono uno stipendio..
La Piaggio, dal canto suo chiede flessibilità di orario, si parla di sabati comandati da un minimo di 10 ad un massimo di 16 già previsti nel contratto nazionale. Sabati a recupero che servono all’azienda per continuare a lavorare solo in un determinato periodo dell’anno sfruttando al massimo impianti e operai per poi tenerli a casa con gli ammortizzatori di sociali pagati da tutti noi.
Finalmente all’ultimo incontro si è riusciti a parlare di premio di produzione. Da quest’anno la Piaggio vorrebbe liquidarlo con parametri nuovi: redditività per quanto riguarda la parte calcolata per tutti gli stabilimenti del gruppo e produttività + assenteismo per quanto riguarda la parte di ogni sito produttivo.
Ma si parla di welfare aziendale anche per il premio di produzione. Vorrebbero pagare il premio con i buoni benzina...
Ma ci sono alcune novità che vale la pena sottolineare:
1) Mentre la trattativa prosegue come se nulla fosse lo stabilimento Aprilia di Scorzè è di fatto chiuso fino al gennaio 2019. CIG straordinaria e procedura di licenziamento collettivo.
2) Nel nostro stabilimento si parla di esternalizzazione del settore imballaggio. Voci insistenti, ancora non confermate, vedrebbero esternalizzati anche i magazzini e la manutenzione.
3) In questi giorni a Pontedera, come annunciato da Colaninno nell’incontro avvenuto nel Gennaio 2017, sono stati introdotti 4 progetti di innovazione tecnologica, fabbrica 4.0, finanziati con soldi della Regione quindi pubblici, che vedono la collaborazione con il Polo Sant’Anna e il CNR, progetti che prevedono l’utilizzo di 3 robot e di un esoscheletro.
A questo punto la domanda è spontanea. Come si fa a discutere un integrativo sulla base di una piattaforma completamente slegata dalla realtà? Il tavolo di trattativa doveva essere l’occasione per imporre la discussione sui temi veramente importanti. Il futuro del nostro stabilimento, il piano industriale futuro, le esternalizzazioni, part-time verticali e Fabbrica 4.0.
Siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Come USB non siamo intenzionati a rimanere in silenzio. Prepariamoci ad una mobilitazione generale per bloccare l’ennesimo tentativo di calpestare i nostri diritti.
RSU USB PIAGGIO
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