Porto Trieste, mercoledì 23 presidio dei facchini delle cooperative: basta sfruttamento, rispettare gli impegni
Sono passati oramai 3 anni dallo sciopero dei lavoratori portuali dell’agosto 2015 e nonostante la fiducia nelle promesse della AdSPMAO (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale), la situazione dei lavoratori della gran parte delle cooperative di facchinaggio addetti al caffè - anche per chiare responsabilità della dirigenza di alcune cooperative e dei loro committenti - è rimasta tale e quale, se non addirittura peggiorata:
non viene applicato quanto previsto dal CCNL Lavoratori Portuali, ma si continua ad “avviare” i lavoratori a chiamata, pagandoli a giornata, ovvero a cottimo, con buste paga irregolari e con “trattenute” applicate arbitrariamente da alcuni dirigenti delle cooperative.
ai lavoratori non sono riconosciuti ferie e malattia non vengono rispettati i carichi di lavoro previsti nelle Procedure Operative, che in genere non vengono nemmeno consegnate ai lavoratori, costringendoli a svolgere carichi di lavoro assolutamente fuori norma e dannosi per la loro salute – Il tutto nel silenzio assoluto degli organismi ed enti che dovrebbero vigilare sulla regolarità dell’attività delle cooperative.
I lavoratori delle cooperative hanno esaurito la pazienza, si sentono presi in giro e non hanno più intenzione di subire tutto questo.
Perciò hanno deciso che mercoledì 23 maggio alle 17:30 terranno un PRESIDIO DI PROTESTA davanti all’entrata della AdSPMAO (Torre dei Loyd) per ottenere il rispetto degli impegni presi.
USB LP – Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste chiede a tutti i lavoratori del Porto Franco Internazionale di Trieste, come pure a quelli di altri settori, la massima solidarietà con i loro colleghi e li invita a partecipare al presidio.
USB - Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste