Presentato il 'COMITATO PER IL NO' al referendum della Fiat Mirafiori, per dire 'NO al ricatto'

Torino -

Si è svolto stamattina la presentazione del Comitato per il NO all’accordo tra la Fiat, Uilm, Fim, Ugl, Fismic e l’Associazione Quadri/Dirigenti Fiat.


“salutiamo con favore la costituzione di questo Comitato ad iniziativa dei lavoratori delle carrozzerie di Mirafiori – ha detto Paolo Sabatini dell’Esecutivo nazionale della Confederazione USB- in quanto fa chiarezza sulle forze in campo”.


“da una parte ci sono i sindacati complici della Fiat, con il loro accordo ricattatorio, e dall’altra i lavoratori Fiat – ha concluso il sindacalista USB- che non intendono subire passivamente un accordo che viola tutte le norme contrattuali e lede i diritti dei lavoratori”.


il primo atto del Comitato per il NO, costituitosi formalmente anche a fini legali, è stato quello di richiedere alla commissione elettorale di poter partecipare alle operazioni della commissione elettorale e alle successive operazioni elettorali, richiesta che è stata accolta dalla medesima commissione che, quindi è stata integrata da due rappresentanti del Comitato per il NO.


Il Comitato per il NO è costituito formalmente da 15 lavoratori ed è sostenuto da altre centinaia di lavoratori che hanno condiviso le ragioni che hanno portato alla sua costituzione.


Il Comitato per il NO è inoltre sostenuto dalle organizzazioni sindacali Confederazione USB e Confederazione Cobas.


L’utilità della presenza dei rappresentanti del Comitato per il NO si è vista già nella prima riunione della commissione elettorale, insediatasi presso lo stabilimento di Mirafiori carrozzerie, in quanto hanno potuto rilevare come fosse materialmente impossibile lo svolgimento corretto delle operazioni elettorali per i giorni 13/14 gennaio, in quanto nessuno degli adempimenti utili al loro svolgimento era stato completato: non erano state predisposte le schede elettorali, non erano stati recepiti gli elenchi degli aventi diritto di voto, ecc…

I rappresentanti del Comitato per il NO hanno chiesto formalmente che le operazioni elettorali avessero inizio solo al termine del perfezionamento di tutte le operazioni preliminare necessari a garantire la regolarità del voto. Alla richiesta dei rappresentanti del Comitato per il NO, i rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali, si sono divisi tra chi come Fismic e Uilm che pretendevano comunque di votare nei giorni 13/14 e chi come Fiom, Fim e Ugl si astenevano. La decisione finale verrà assunta nella giornata di domani.