PROCESSI SOMMARI NEL PUBBLICO IMPIEGO PASSA IL DECRETO PER I LICENZIAMENTI FACILI

Roma -

USB: LA PRIORITA' E' GARANTIRE I SERVIZI PUBBLICI

La campagna del governo e dei media contro i cosiddetti “furbetti del cartellino” ha
prodotto ieri l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto che ha
inasprito l'iter dei procedimenti disciplinari in caso di assenza ingiustificata dal
servizio.


Sospensione immediata del dipendente colto in fragranza di reato e riduzione da
120 a 30 dei giorni previsti per l'intera procedura disciplinare, che può arrivare al
licenziamento.


In questo modo si riduce drasticamente il tempo a disposizione per le
giustificazioni del lavoratore e per l'approfondimento, da parte dell'amministrazione pubblica, di quanto accaduto. Si rischiano processi sommari e il conseguente incremento del contenzioso con il possibile aumento delle spese legali a carico della collettività in caso di soccombenza delle amministrazioni. I dirigenti del pubblico impiego sono sempre più trasformati in aguzzini e chiamati a svolgere un ruolo repressivo.


Premesso che è giusto sanzionare chi danneggia con il proprio comportamento
l'immagine dei lavoratori pubblici (ma le norme già lo prevedevano), le priorità
per i cittadini e i lavoratori sono altre. Sarebbe opportuno che il governo invece di
accanirsi contro i lavoratori pubblici si impegnasse per garantire la possibilità di
effettuare una tac in una struttura pubblica entro 48 ore dalla prenotazione,
oppure la liquidazione della pensione entro 48 ore dalla domanda o assumesse in
48 ore la decisione di varare un piano per la messa in sicurezza delle scuole e del
territorio oppure ancora il varo di un piano di assunzioni nella pubblica amministrazione italiana, che risulta tra le più vecchie d'Europa.

Questi solo alcuni esempi.


USB rilancia a tale proposito la campagna nazionale #facciamoun48, per
raccogliere le firme a sostegno della Piattaforma USB su Lavoro e Welfare da
consegnare a Presidente della Repubblica a Parlamento, proclamando per il 23
settembre una giornata di sciopero generale, nella quale i lavoratori pubblici
protesteranno anche contro la Riforma Madia e per adeguati stanziamenti per il
rinnovo dei contratti scaduti ormai da sette anni.

USB PUBBLICO IMPIEGO

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