Propaganda di Stato e Clientela senza Controlli

Roma -

Balocchi e Morcone si stanno adoperando per far passare attraverso i lavoratori il loro progetto - Pulcinella e Arlecchino ogni giorno sono impegnat

Lavoratori,

mentre il Governo e l’amministrazione sono intenti a propagandare il loro progetto di militarizzazione del Corpo nazionale, il personale è in attesa degli aumenti previsti dal rinnovo del contratto e in balia ogni giorno di mobilità estemporanee che hanno tutto il sapore di clientelismo vero e puro.

Infatti, in questi giorni il Capo Dipartimento Pref. Morcone, consapevole dell'enorme difficoltà che questo Governo sta dimostrando negli equilibri interni e nel gestire la crisi internazionale, è costretto per non perdere terreno a svolgere "assemblee sindacali" con i lavoratori, mirate a spiegare la sontuosità del disegno di legge “Pisanu”, che ricordiamo essere un vero e proprio progetto di militarizzazione per il Corpo nazionale .

Ieri, nella sua ultima "riunione sindacale" in ordine temporale, ha cercato di spiegare ai lavoratori quanto la crescente esigenza "di sicurezza nella società" obblighi in qualche modo il Governo a trasformare il rapporto di lavoro dei vigili del fuoco. Tale concetto è da inserire soprattutto in un momento così delicato per la politica internazionale modificando di fatto il ruolo del Corpo nazionale non più impiegato in attività di prevenzione e previsione dei rischi sul territorio ma con una nuova veste organizzativa "comandabile", pronta a rispondere alle esigenze di ordine e sicurezza pubblica imposta dal Governo.

La ciliegina sulla torta l'abbiamo assaporata quando, nel proseguo del suo monologo, ha celebrato la figura e il ruolo svolto dai prefetti nelle province affermando di - rappresentare tutto il significato istituzionale dello Stato - celando la completa subordinazione di questi alla politica del Governo.

E' logico, che l'amministrazione mira ad ingannare i lavoratori su quanto di negativo tale operazione potrebbe comportare: lo svuotamento dei diritti sindacali e personali, lo snaturamento del ruolo già citato in precedenza e incrementi economici da fame; questi temi sono per la RdB-Cub punti salienti che meriterebbero un approfondimento immediato con i lavoratori. Inoltre c'è da rilevare gli stanziamenti economici ristretti predisposti dal Governo per questa trasformazione del rapporto di lavoro.

Oggi, alla luce di quanto sta accadendo, crediamo sia necessario che i lavoratori del Corpo nazionale rivendichino con nuove iniziative di lotta l'applicazione del contratto e il pagamento immediato degli arretrati, nonché l'aperture delle trattative per il secondo biennio economico. Ricordiamo che la firma apposta con riserva dalla RdB-Cub, obbligava il Governo a riaprire immediatamente le trattative per il recupero di ulteriore salario. E' ormai chiaro che la manovra del Governo di rallentare l'iter burocratico del contratto è dovuta sia alla mancanza di risorse economiche sia al tentativo di far credere ai lavoratori che la panacea di tutti problemi sta proprio nel transito nel comparto sicurezza.

Tanti sono i problemi per questa amministrazione ma una cosa è certa; piano piano e sottovoce pur consapevole di non riuscire a ottenere il risultato tanto voluto, applica criteri tipici del comparto sicurezza con il tacito appoggi dei sindacati che inseguono disperatamente lo stesso obiettivo. La mobilità clientelare, la repressione dei diritti e l'obbligo smoderato di compiti non istituzionali.

Chi decide a tavolino queste cose sono amministrazione e sindacati concertativi.

O vi organizzate con la RdB-Cub, oppure continueremo con il lamento perpetuo nei tempi, fino alla definitiva eliminazione di tutte le conquiste sindacali fino ad ora ottenute.

 

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