RdB-Cub è pronta a sostenere le rivendicazioni dei lavoratori di Roma

Roma -

Esiti dell'assemblea tenutasi il 14 novembre nella sede centrale

 

Lavoratori,

Innanzi tutto esprimiamo a tutti i partecipanti e a quanti avrebbero voluto esserci, la nostra più totale condivisione sulle problematiche sollevate nonché sulla necessità di attuare forme incisive di lotta reali, visibili, determinanti, allo scopo di raggiungere quei fini che da sempre caratterizzano la nostra o.s. e che ora più che in passato ci accomunano, divenendo per noi ulteriore stimolo e convinzione di essere nel giusto e di operare nell'interesse collettivo dei lavoratori.

La situazione che vive il personale di Roma, anche rispetto alle questioni di carattere nazionale, è innegabilmente condizionata da chi detiene la rappresentanza affidatagli dai lavoratori specialmente in sede di R.S.U.; su questo e su ciò che si è ascoltato in assemblea invitiamo ad una approfondita riflessione.

A nostro avviso tale situazione potrebbe far correre il rischio che le rivendicazioni determinate dal forte disagio dimostrato con tanta veemenza vengano vanificate dalla eccessiva tendenza alla moderazione e alla cogestione concertativa che ha caratterizzato l'attività di questi ultimi tempi. Sarà determinante in futuro ribaltare questo consenso.

Da parte nostra abbiamo sempre rivendicato un incremento contrattuale consistente che corrisponda alle reali esigenze dei lavoratori (vedi le 500.000lire chieste nella proposta per il ccnl 1998/2001 o i 260 euro chiesti in questa tornata), prescindendo sempre dai paletti tecnico-legislativi imposti dai vari governi e che altri hanno fatto propri ponendoli come insormontabili agli occhi dei lavoratori. Soldi non ce ne sono? Facciamolo dire al governo, che tra l'altro per i propri scopi li trova sempre, il sindacato faccia il sindacato e guardi agli interessi dei lavoratori.

Per esempio se la maggioranza delle OO.SS non avesse sottoscritto il contratto integrativo come ha fatto l'RdB, avremmo potuto ottenere un contratto sicuramente più vicino alle rivendicazioni avanzate dai lavoratori nell'assemblea di oggi.

Per queste ragioni non saremo disponibili a firmare un contratto che non aumenti i salari in modo dignitoso.

Quindi proponiamo a tutti i lavoratori il seguente percorso di lotta:

- stato di agitazione con sospensione di tutte quelle attività non direttamente collegate al soccorso

- sit-in presso una sede istituzionale

- sciopero della categoria da effettuarsi nei primi di dicembre

l'ottenimento di quanto si rivendica dipende dalla partecipazione, dalla forza, dall'unione e dalla perseveranza dei lavoratori; non dal comparto di contrattazione nel quale si è collocati o da "equiparazioni" calate dall'alto che invece non avrebbero altro effetto che quello di condannare per l'eternità i Vigili del Fuoco a non poter più percepire un salario maggiore di altri corpi, anche quando le condizioni di lavoro siano o diventino enormemente più rischiose e oggettivamente più gravose.

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